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Cristiano Achilli: "E' doveroso per la giustizia scoprire la verità

"Non possiamo dirci certo soddisfatti: mio fratello è morto e non tornerà più"

ORVIETO - "E' doveroso per la giustizia scoprire la verità".  A parlare è Cristiano Achilli, fratello di Roberto. "Non possiamo dirci certo soddisfatti: mio fratello è morto e non tornerà più, ma ottenere che la giustizia faccia suo corso e approfondisca ogni contraddizione di questa vicenda è un obiettivo che in parte, ma solo in parte, oggi è stato raggiunto".  

 

Le intercettazioni telefoniche nell'ambito di un'inchiesta per molestie che ha portato alla riapertura del caso per le ammissioni di colpevolezza dei giovani che vi erano contenute (affermazioni poi ritrattate) hanno, infatti, riaperto carte che non danno tutte le risposte che la famiglia vorrebbe.  

 

"Roberto era un ragazzino timido, fragile e sensibile, facilmente condizionabile" dice il fratello che continua a interrogarsi sui giorni di assenza da casa di Roberto, sulle condizioni in cui venne ritrovato il corpo, come sui tanti lati oscuri della vicenda.  La famiglia Achilli, intanto, oggi pomeriggio sarà di nuovo di fronte alle telecamere di Rai Uno de "La Vita in diretta".

Pubblicato il: 20/10/2006

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