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Centro commerciale Despina. Per Assocommercio sarà un fallimento

Il presidente Perali ricorda il pericolo che il Centro commerciale possa aprire i battenti senza ancora la Complanare

foto di copertina

Assocommercio, in disaccordo con Confcommercio e Confesercenti orvietane, ritorna con durezza sul centro commerciale Despina, anche in riferimento all'autorizzazione amministrativa alla realizzazione del progetto per l'insediamento della grande struttura di vendita della COOP / Centro Italia rilasciata dalla Conferenza dei servizi.

Perali sostiene che " Aggirata la sentenza di un ricorso (vinto al T.A.R.) e ignorate le reazioni di protesta degli abitanti e commercianti dello Scalo, nasce in un clima  di sconcerto e di conflitti, l'ultima versione del centro commerciale ex Despina."

Il presidente di Assocommercio riconferma poi la sua convinzione che quel centro sarà un fallimento e che non produrrà l'effetto di attrazione commerciale.

"Chiediamo inoltre maggiori garanzie per la viabilità di quella zona-continua Perali- considerando le difficoltà in cui attualmente versa il traffico, e le conseguenze negative che potrebbero ricadere sulle già bistrattate attività. Infatti se la complanare dovesse realizzarsi nel 2010, come da più parti già si senti dire, mentre  il centro commerciale, per minore impegno di lavoro e chiare esigenze commerciali sollecitate dalle forti cooperative, potrebbe entrare in funzione in tempi molto più brevi rispetto alla stessa complanare e  per assurdo ritrovarsi con un centro commerciale senza strada".

Quest'ultima preoccupazione di Perali è legittima, perché l'avvio della Complanare è ancora lontano da venire e sembra che sarà assegnato soltanto in questi giorni l'appalto per la progettazione.

Già nel maggio 2004, in occasione dell'approvazione del progetto da parte del Consiglio comunale, Franco Raimondo Barbabella fece approvare un emendamento in cui si chiedeva il "massimo controllo dei parametri di riqualificazione dell'area, assetto della viabilità e creazione delle condizioni di accoglienza" in quella che sarebbe dovuta essere la "Porta di Orvieto. Questo, a meno di un ritorno del Consiglio sulle sue decisioni di allora, potrebbe mettere in discussione un eventuale concessione di abitabilità dell'insediamento se non fossero rispettate le indicazioni del comune. Quindi, teoricamente, niente complanare, niente centro commerciale.

 

 

 

 

 

Pubblicato il: 19/10/2006

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