Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

Castel Viscardo. Amministratori discutono della riforma endoregionale

L'importante riforma in discussione dovrebbe semplificare e innovare il ruolo degli enti

A Castel Viscardo si è tenuta una iniziativa convocata dai sindaci di Castel Viscardo ed Allerona sulla tematica della riforma di legge cosiddetta "endoregionale" di semplificazione amministrativa, innovazione, ecc.. Era presente la presidente dell'ANCI regionale, il sindaco di Todi Katiuscia Marini. Sono intervenuti i sindaci di Porano e Castel Giorgio e diversi consiglieri comunali.

La presidente dell'ANCI ha illustrato il disegno di legge di prossima emanazione da parte del Consiglio regionale ed ha ribadito che la semplificazione dell'attuale ordinamento amministrativo è l'obiettivo principale della legge.

La creazione degli ATI (Ambito Territoriale Integrato) non è un altro livello istituzionale di gestione ma una forma speciale di cooperazione con responsabilità giuridica solo per le decisioni funzionali che dovranno essere assunte.

Le attribuzioni all'ATI saranno demandate per legge regionale in materia di sanità, integrazione socio-sanitaria, rifiuti, ciclo idrico integrato, turismo ed altro che potranno essere conferite dagli enti locali ed anche dall'ente Provincia come facoltà.

 

Sostanzialmente è stata espresso un giudizio positivo sulla nuova organizzazione regionale che si pone l'obiettivo della semplificazione, cooperazione, concertazione, ma allo stesso tempo è stata manifestata una certa preoccupazione per il ruolo delle piccole realtà comunali, ritenuto marginale, ed al conseguente e progressivo svuotamento delle competenze e funzioni degli enti locali.

Pertanto questo disegno di legge dovrà essere l'occasione per i piccoli comuni dell'Umbria che costituiscono l'ossatura istituzionale principale della Regione di riappropriarsi di quel protagonismo positivo e propositivo che sta lentamente calando.

A conclusione è stato illustrato il nuovo ruolo e le nuove funzioni delle Comunità montane, il cui numero  viene ridotto a 5 zone omogenee, le loro competenze, qualificata come unioni speciali di comuni, soggetti gestori delle aree naturali protette, gestori della forestazione, ecc

La presidente Katiuscia Marini ha confermato che la legge endoregionale sarà presto al parere del Consiglio delle autonomie locali per poi seguire l'iter procedurale al Consiglio regionale umbro.

 

Pubblicato il: 18/10/2006

Torna alle notizie...