Cacciatore di frodo sorpreso al Monte Peglia

SAN VENANZO - Cacciatore di frodo sorpreso nelle foreste demaniali del monte Peglia. Si tratta di un trentacinquenne del posto che la Forestale ha bloccato proprio mentre, domenica, usciva dal bosco, trascinando dietro di se la propria preda.  Un cinghiale appena cacciato la cui carne sequestrata (insieme al fucile e le cartucce dell'uomo), come disposto per legge, è stata venduta e il ricavato versato alla Provincia.  

Alla vista degli uomini del corpo forestale il trentacinquenne ha accennato la fuga ma non è sfuggito, oltre ai sequestri, alla denuncia e ad una multa salata che supera i 200 euro.  L'uomo, secondo la Forestale di San Venanzo, si sarebbe intrufolato mentre nella zona limitrofa era in corso la battuta di una squadra.  

Nella stessa giornata sono fioccate altre cinque multe per violazioni delle leggi venatorie che regolamentano la caccia al cinghiale. Violazioni di varia natura che sembrano stare a testimoniare abitudini talvolta piuttosto spregiudicate specie riguardo all'ingresso nei luoghi di caccia.