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Necessario un nuovo quadro normativo per l'eolico

Ordine del giorno della Giunta per togliere ai comuni la competenza nelle concessioni

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La Provincia di Terni si sta impegnando per far affermare in Regione il principio che le autorizzazioni per gli mimpianti eolici sia concessa da un ente territorialmente vasto, tale da garantire gi interessi delle comunità coinvolte dall'impatto ambientale. Anche Orvieto è stata coinvolta nella possibile attuazione di un impianto eolico sul Peglia, a cui la Giunta si è mostrata contraria.

La Giunta provinciale di Terni, infatti, ha approvato un ordine del giorno proposto dall'assessore provinciale all'Ambiente, Fabio Paparelli, volto a superare l'oggettiva anomalia della normativa regionale in materia di energia eolica, che attribuisce ai comuni l'esclusiva competenza sulle autorizzazioni alla realizzazione di questi impianti di notevole rilevanza sotto vari profili. "E' evidente  - si legge nell'ordine del giorno -  che trattare la questione in maniera separata dal contesto territoriale più ampio, che deve prendere in considerazione una serie di fattori, presenta carenze e difficoltà di approccio facilmente riscontrabili. La Regione Umbria - si fa notare sempre nel documento - è l'unica ad avere adottato una tale disciplina mentre le altre regioni hanno mantenuto le competenze o le hanno conferite alle province".

L'ordine del giorno segnala poi la necessità di disciplinare anche le procedure di selezione ad evidenza pubblica per la scelta dei soggetti privati proponenti, tenendo conto del riscontro e dei vantaggi per il territorio nonché della garanzia del pubblico interesse. La Giunta provinciale ha dato mandato al presidente della Provincia, Andrea Cavicchioli, di inviare l'atto approvato alla presidente della Regione, Maria Rita Lorenzetti, e all'assessore regionale alle Attività produttive, Mario Giovannetti. "In questo contesto  - hanno dichiarato Cavicchioli e Paparelli -  sarebbe opportuno interrompere le procedure in atto presso alcune amministrazioni comunali in attesa di una rapida assunzione del coordinamento da parte della Regione e delle modifiche normative idonee a perseguire gli obiettivi indicati. È evidente che tale scenario va perseguito con la collaborazione delle amministrazioni comunali che continueranno ad avere un ruolo di rilievo nelle procedure".                                                                                                                                                             

 

Pubblicato il: 16/10/2006

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