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Di nuovo rifiuti dalla Campania. Sindaco critico, Ds favorevoli

Alle "Crete" dovrebbero arrivare 5mila tonnellate di rifiuti. Intanto il Comune deve ancora incassare dalla Campania 2milioni di euroQuel 26 aprile 2004, quando la discarica fu posta sotto sequestro

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di Stefania Tomba

ORVIETO - Si riapre la partita dei rifiuti: sindaco critico, Ds favorevoli. L'ok della presidente Lorenzetti al commissario straordinario Bertolaso a predisporre, in applicazione del principio di solidarietà, lo smaltimento dei rifiuti campani nelle discariche umbre, chiama in causa direttamente il sito orvietano de "Le Crete", il più grande dell'Umbria e solleva sulla Rupe polemiche vecchie e nuove. Sul principio di solidarietà cui sono chiamate a rispondere le regioni, sulle questioni di natura ambientale, sul credito di 2milioni di euro che il Comune ancora vanta con la Regione Campania, sul buco da 6 milioni di euro, appunto, nelle casse del Comune e, non da ultimo, sull'indagine della procura ancora in attesa di processo. Una partita difficile e delicata su un argomento che difficile e delicato lo è stato sempre e che ora rischia anche di far venire al pettine pericolosi distinguo tra sindaco e partito di maggioranza relativa. "Esprimo dubbi sul fatto che torni in ballo l'emergenza Campania: quando un problema si ripete con esasperata periodicità, non è emergenza ma cattiva ordinarietà".

Così prendeva posizione ieri mattina il sindaco di Orvieto Stefano Mocio. Il sindaco rallegrandosi del "fatto che a risolvere il problema sia stata chiamata una persona con alte capacità come il dottor Bertolaso" ha comunque sottolineato che "la città di Orvieto non può e non deve affrontare con superficialità un tema come questo. Orvieto, tra l'altro - ha voluto ricordare il sindaco - vanta crediti da Napoli per euro 2 milioni 26mila euro, crediti che sono alla base di una buona parte delle attuali difficoltà di cassa del Comune. Sono tante le questioni sul tappeto che impongono una fortissima cautela".

Decisamente meno dubbioso Marino Capoccia, segretario Ds per il quale vale su tutto il principio di solidarietà. "Non è un business cercato - precisa Capoccia - ma una richiesta che viene fatta per far fronte ad un'emergenza nell'ambito di accordi nazionali, dunque, fermo restando i dovuti controlli, dovremmo farci carico della nostra parte".  Sarebbe di almeno 5mila tonnellate la quantità di rifiuti che dovrebbe arrivare ad Orvieto. Una partita che si riaprirebbe e che potrebbe, come traspare anche dalla presa di posizione del sindaco, offrire al Comune lo spunto per pretendere di chiudere celermente la questione del saldo dei conti in sospeso, con una boccata d'ossigeno per le casse comunali. Che l'emergenza rifiuti, invece, non possa risolversi ad Orvieto è "scontato" per Maurizio Conticelli (AltraCittà) contrario all'operazione Campania sin dalla prima ora. "Già nel 2001 avevamo animato vivaci proteste - ricorda - poi senza fare le barricate, avevamo preteso dei "paletti", paletti che sono stati però ampiamente travolti. Ora la questione è ancora aperta e i fatti sono ancora troppo ingombranti per pensare di andare oltre".  Intanto ieri sulla richiesta d'aiuto avanzata da Bertoloso alle Regioni ha preso la parola anche il cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli invocando "la buona volontà da parte di tutti": la solidarietà da parte delle Regioni per superare la crisi e poi subito un piano per una soluzione definitiva.

Pubblicato il: 15/10/2006

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