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Arrestato il notaio orvietano Alessandro Pongelli

Imposte di registro mai versate all'erario o versate in ritardo per un totale che sfiora il milione di euro. L'accusa è di peculato aggravato e continuato

di Stefania Tomba

ORVIETO - Imposte di registro mai versate all'erario o versate in ritardo per un totale che sfiora il milione di euro.  E' così che con l'accusa di peculato aggravato e continuato, al termine di una lunga serie di indagini, la tenenza della guardia di Finanza di Orvieto, su ordinanza emessa dal gip Gianluca Forlani, martedì sera ha arrestato e ristretto ai domiciliari, il notaio orvietano Alessandro Pongelli. 

Le accuse formulate nei confronti del noto professionista orvietano, 51enne, sono relative all'appropriazione di imposte di registro, ipotecarie e accessorie per oltre un centinaio di atti nel periodo che va dal 2 gennaio 2004 al 4 settembre 2006.  

Si tratta di atti relativi alla compravendita di immobili e terreni.  Per questi, appunto, il notaio orvietano non avrebbe versato il dovuto (anche 150mila euro per un'unica transazione) all'Agenzia delle Entrate.  Il tutto per una somma di 900mila euro.  Più precisamente, secondo le verifiche incrociate effettuate dalle fiamme gialle orvietane in collaborazione con l'Agenzia delle Entrate nell'ambito dell'attività di indagine, 375mila euro di imposte non sarebbero state versate affatto.  Il resto dell'ammontare per arrivare alla somma di 900mila, ovvero 525mila euro sarebbero stati, invece, pagati in ritardo contravvenendo l'obbligo di versare all'erario le imposte dovute entro 30 giorni dalla firma dell'atto.  Per la configurazione dell'ipotesi di reato la sostanza non cambia, come sottolinea la procura della Repubblica di Orvieto.  

Le indagini sono scattate da tempo sulla scorta di una segnalazione giunta proprio dal consiglio notarile di Terni cui è seguita una raffica di verifiche portate avanti dalla guarda di finanza con la collaborazione dell'attuale direttore dell'Agenzia delle Entrate. Una paziente attività di indagine che giorno dopo giorno avrebbe chiarito e approfondito sotto diversi aspetti i contorni della vicenda, fino ad arrivare all'arresto del professionista avvenuto martedì sera nella sua abitazione orvietana. All'arresto sono seguiti perquisizioni e sequestri presso entrambe le abitazioni di Pongelli, quella orvietana, appunto, e quella romana (dove il professionista è domiciliato) e presso gli uffici dell'Agenzia delle Entrate.  

Sotto sequestro è finito molto materiale documentale - presumibilmente atti e ricevute - utili al proseguo delle indagini. Resta, infine, da capire se nella vicenda siano ravvisabili altre responsabilità ascrivibili non solo al professionista. Anche di questi aspetti si occuperanno le indagini della procura che adesso proseguono col notaio, che sarà sentito a giorni, ai domiciliari.  

La vicenda per certi versi ricorda da vicino un altro scandalo scoppiato ormai nei primi anni '90. Quello del commercialista Bruno Filomia che, nel curare la contabilità di decine e decine di esercenti orvietani, aveva omesso per anni di versare per loro contributi previdenziali, Iva e Irpef. 

Pubblicato il: 12/10/2006

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