Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

Luciano Porcari non beneficerà dell'indulto

Lo ha stabilito il tribunale di Firenze rigettando la richiesta avanzata nei giorni scorsi dal legale difensore dell'uomo. Porcari, in cella per l'omicidio della giovane convivente dovrà restare ancora dietro le sbarre del carcere di Prato, dove si trova attualmente, fino al 2022

ORVIETO - Luciano Porcari non beneficerà dell'indulto. Lo ha stabilito il tribunale di Firenze rigettando la richiesta avanzata nei giorni scorsi dal legale difensore dell'uomo. Porcari, in cella per l'omicidio della giovane convivente dovrà restare ancora dietro le sbarre del carcere di Prato, dove si trova attualmente, fino al 2022. Era la mattina del 2 febbraio 1994 quando Porcari, ricordato per essere stato il protagonista del dirottamento più lungo della storia sgozzò la convivente 27enne, Roberta Zanetti nella sua abitazione di Castel Viscardo. Dalla donna, la sua seconda compagna dopo la moglie somala, aveva avuto da pochi anni una bambina. Una vita tormenta quella di Porcari il cui nome è associato anche all'evasione dal carcere svizzero dove venne rinchiuso dopo il dirottamento. Ricercato dalla polizia internazionale, Porcari si consegnò al commissariato di Orvieto e dal carcere tornò di nuovo alla ribalta delle cronache nazionali per aver costruito, da dietro le sbarre, un prototipo di Formula uno. Ma la storia del dirottatore, come lo chiamano gli orvietani, si intreccia anche col mistero fitto che avvolge i suoi rapporti col Sud Africa e, forse, con i servizi segreti e il traffico di armi. Di lui si è parlato a lungo anche ultimamente quando dal carcere ha dichiarato di poter aiutare a far luce sull'assassinio di Ilaria Alpi. Le notizie fornite da Porcari sono state segretate dalla procura di Roma.

Pubblicato il: 10/10/2006

Torna alle notizie...