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Luci rosse alle elementari.
Trasferita la maestra

Si è chiusa, almeno da un punto di vista amministrativo, lo scandalo scoppiato a giugno scorso. Resta aperto in Procura, intanto, il fascicolo  contro ignoti relativo alla stessa vicenda

ORVIETO - Si è chiusa col trasferimento della maestra in altra sede, almeno da un punto di vista amministrativo, lo scandalo, scoppiato a giugno scorso, delle immagini hard nell'ora d'informatica (o in quella sostitutiva di religione) sui computer delle elementari di piazza Marconi. La misura è stata adottata in esecuzione al provvedimento amministrativo scaturito dall'indagine ministeriale avviata a seguito delle segnalazioni dell'estate scorsa. Resta aperto in Procura, intanto, il fascicolo  contro ignoti relativo alla stessa vicenda.  In attesa che la polizia giudiziaria e i tecnici nominati dal tribunale portino a compimento gli accertamenti di natura tecnica sui personal computer utilizzati dai bambini. Il polverone si era alzato, i primi di giugno, quando alcune mamme intuirono tutta la faccenda per bocca stessa dei ragazzini. In pratica bambini di otto, nove anni confessarono ai genitori che a scuola avevano avuto accesso ad internet fuori dal controllo della maestra, visitando siti che poi si capì avevano dei contenuti decisamente fuori luogo per la loro età: immagini a luci rosse, violente, forse anche a sfondo necrofilo. Dopo i primi accertamenti i genitori (assistiti ora dall'avvocato Sergio Finetti) non ci pensarono due volte a passare alle vie legali.

Pubblicato il: 06/10/2006

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