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Cimicchi: 'Di fonte a quei ragazzi ho provato vergogna'

Cronaca di un'amara esoperienza. Il presidente CSCO propone l'incontro tra i due rettori di Roma e Perugia, al fine di mantenere il "canale didattico" di Architettura

foto di copertina

di Stefano Cimicchi

Un antico proverbio recita: "vincere porta bene, ma mai stravincere, perché porta malissimo".

Allora partiamo da chi ha vinto. Il Rettore Bistoni ha vinto perché ha portato tutti i decisori politici dalla sua parte e perché dal suo punto di vista avrei fatto la stessa cosa anch' io.

Sì, perché con la storia che abbiamo vissuto assieme nel corso della fine del secolo scorso e gli inizi di questo decennio, senza un accordo paritario tra diversi atenei nessun ateneo extraregionale poteva né doveva "invadere" il territorio altrui (morale? Non fidarsi è male, ma fidarsi è peggio!).

Avevamo progettato di realizzare questo sogno attraverso il Consorzio CIRTER che conteneva al suo interno già i due Atenei, ma questo disegno - chissà perché - non si è voluto realizzare.

Io, da parte mia, (scusate se uso l'io!) non avrei dovuto accettare mai le assicurazioni che ci venivano date che con Perugia era tutto a posto perché, conoscendo bene le parti in causa, ciò non poteva essere vero ed ho sicuramente indotto in errore il mio Consiglio di Amministrazione. Me ne scuso e l'esperienza vissuta ieri nel confronto con gli studenti di Architettura, insieme a quella vissuta nei giorni scorsi con gli studenti aspiranti al primo anno di Ingegneria, mi ha convinto ad uscire allo scoperto perché la vergogna che ho provato di fronte a loro non può essere lavata con l'ignavia e con la deresponsabilizzazione (io non c'ero?).

Per questo motivo, nel rispetto dei ruoli e in considerazione che l'atto che ho firmato ieri con il Rettore Bistoni per il Corso di Laurea in Ingegneria mette in fila tutti quanti, mi permetto di proporre un incontro tra i due Rettori. Quello di Roma, purtroppo, non aveva mai risposto alle lettere del Rettore  di Perugia Bistoni che pure rappresentavano un accenno di volontà di discutere! Propongo inoltre che, attraverso il Consorzio Universitario costituendo, così ampiamente citato nel "Documento Politico" della maggioranza del Comune di Orvieto e nel Protocollo d'Intesa ( ancora annuale, sic!) con l'Università di Perugia per il corso di laurea in Ingegneria Informatica e delle Telecomunicazioni, si mantenga ad Orvieto il "canale didattico" del Tac di Architettura.

Ciò permetterebbe di non disperdere il patrimonio rappresentato dai numerosi iscritti, dalle aule pronte e dalle potenzialità oramai chiaramente espresse del piccolo polo universitario orvietano di attrarre studenti da fuori dell'Umbria secondo un moto proprio che arricchisce l'Umbria e la Sua Università, alla quale va riconosciuto ruolo e merito.

Sarebbe questo un segnale di saggezza e di chiarezza nella direzione di chi ha chiaramente vinto un inutile e dispendioso (per gli studenti e le famiglie soprattutto) confronto, poi un vero tavolo di discussione con tutti intorno, compresi anche i finanziatori veri e "potenziali" perché la partita della economia della conoscenza non può naufragare dietro a beghe paesane oppure dispute campanilistiche.

Pubblicato il: 05/10/2006

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