I sindaci approvano un documento a sostegno delle comunità montane
Il documento integrale licenziato dalla conferenza dei sindaci, a sostegno di uno sviluppo sostenibile nelle aree interne e marginali
La conferenza dei sindaci della Comunità montana "Monte Peglia e Selva di Meana" riunitasi oggi a San Venanzo, presenti tredici dei quindici sindaci dei comuni membri, ha approvato il seguente documento a sostegno del ruolo che le comunità montane hanno ricoperto e ricoprono nel territorio di competenza a sostegno di uno sviluppo sostenibile nelle aree interne e marginali, anche al fine di conservare il presidio antropico del territorio, elemento indispensabile per garantirne l'equilibrio e la stabilità.
Segue il documento in forma integrale.
PREMESSO CHE
· da alcuni mesi è all'ordine del giorno delle forze politiche il tema della riforma istituzionale endoregionale, riforma che investe anche le comunità montane in relazione al loro numero, al ruolo che debbono svolgere, alle deleghe e alle funzioni di cui dovrebbero essere destinatarie
· è attualmente in discussione un disegno di legge che, attraverso la modifica delle LL.RR. 9/95 e 18/03, introduce elementi di novità sulla materia, riconoscendo comunque alle comunità montane la possibilità di agire come strumento di tutela e di sviluppo locale al fine della valorizzazione delle zone montane;
· è intenzione dell'amministrazione di questa Comunità montana ribadire in via preliminare il ruolo e la funzione preminente di questi enti nel garantire lo sviluppo socio economico delle aree interne e svantaggiate, nell'attivare azioni a favore dei piccoli comuni e nella salvaguardia dell'ambiente e del territorio.
CONSIDERATO CHE
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PER LE RAGIONI SOPRA ESPRESSE
la conferenza dei sindaci della Comunità Montana Monte Peglia e Selva di Meana
INVITA
il presidente della Giunta regionale,
· ad assegnare alle comunità montane risorse finanziarie certe ed adeguate al mantenimento degli attuali standard occupazionali, privilegiando peraltro il criterio della montanità rispetto a quello della densità demografica, al fine di creare i presupposti indispensabili per garantire un reale sviluppo socio- economico di tutta l'area montana di competenza;
· a prevedere nella legge di riordino che le funzioni amministrative associate negli ambiti ottimali individuati ai sensi della L.R. 18/03 siano esercitate dalle comunità montane;
· ad attribuire alle comunità montane maggiori funzioni nei settori dell'agricoltura, della tutela paesaggistica del territorio, della gestione delle foreste e della difesa dal dissesto idrogeologico;
· ad attribuire altresì alle comunità montane le funzioni fino ad oggi svolte dagli enti parco istituiti con L.R. 9/95, considerato anche il fatto che questa comunità montana gestisce già dall'anno
· a far sì che
INVITA ALTRESÌ
L'U.N.C.E.M., l'A.N.C.I. e le oirganizzazioni sindacali a sostenere con forza le iniziative delle comunità montane umbre volte a ridefinire e a rafforzare il ruolo di questi enti nell'induzione di uno sviluppo sostenibile nelle aree interne e marginali, al fine anche di conservare il presidio antropico del territorio, elemento questo indispensabile per garantirne l'equilibrio e la stabilità.
Pubblicato il: 05/10/2006