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Mocio. 'Entreremo nel consorzio universitario con pari dignità'

Iniziano le lezioni del primo anno di Ingegneria e sembra più certo un futuro all'interno del consorzio

Lunedì 9 ottobre ricominceranno partirà anche il primo anno di Ingegneria Informatica e delle Telecomunicazioni.  Il Comune di Orvieto entrerà nel Consorzio universitario Terni-Narni.
Il corso di laurea in architettura, organizzato con la Sapienza, è per ora saltato, anche se comunicano dal Centro studi che si stanno attivando "perché i diritti degli studenti iscritti al canale didattico di Orvieto del Corso di Laurea in Tecniche dell'Architettura e della Costruzione siano adeguatamente tutelati. A tal fine, ha chiesto al Preside della Prima Facoltà di Architettura "Ludovico Quaroni" dell'Università degli Studi di Roma "La Sapienza", professor Lucio Valerio Barbera, di incontrare al più presto gli studenti presso la sede di Piazza del Duomo".

Il sindaco Mocio e tutto il quadro politico orvietano  sembrano soddisfatti della situazione che si è creata e delle potenzialità che fa intravvedere , anche se Mocio denuncia un po' di amarezza per la perdita del corso di architettura.

"Non bisogna confondere - ha detto il sindaco, Stefano Mocio, che rappresenterà la città nel consorzio provinciale - il livello della programmazione politica sull'università che verrà fatto dal consorzio universitario ternano ovvero: Regione, Provincia, Comuni di Terni.e Università di Perugia con l'attività del Centro Studi Città di Orvieto, che costituisce un polo di eccellenza che gestisce non solo attività con le università pubbliche, ma tutta una miriade di attività formative che, a partire dalle telecomunicazioni, non solo verranno preservate ma, addirittura, rilanciate. Non bisogna dimenticare, infatti, che mentre le politiche delle università pubbliche sono regolamentate dalle normative nazionali, le altre non lo sono".

"La scelta politica di fondo - ha aggiunto - è quella di stare all'interno della programmazione universitaria regionale, e non poteva essere diversamente essendo per noi impensabile stare fuori dall'Umbria. L'ingresso di Orvieto nel consorzio universitario di Terni avviene nel segno della pari dignità con gli altri soggetti, in un contesto che - vale la pena ricordare - non si è ancora riunito per decidere la programmazione universitaria vera e propria, cosa che avverrà con il supporto di un comitato tecnico scientifico incaricato della elaborazione degli indirizzi, ma che si è riunito soltanto per la modifica statutaria che consente l'ingresso di nuovi soggetti. Entriamo cioè in un organo paritario e paritetico insieme con la Fondazione CARIT e speriamo con la Fondazione CRO. I finanziamenti per le attività universitarie a livello provinciale passeranno per quel tavolo di confronto. Dunque, lavoreremo da protagonisti al pari di altri, senza subalternità".

"Costruendo la politica universitaria nella nostra regione - ha precisato il sindaco - chiaramente si possono attivare nuove sinergie fra Perugia e Roma, senza escludere naturalmente Architettura, ma passando attraverso il consorzio provinciale universitario. Da parte dell'Amministrazione Comunale di Orvieto non c'è alcuna intenzione di svendere un'esperienza, al contrario l'ingresso nel consorzio provinciale punta a valorizzare la vocazione della nostra città nel quadro dell'Economia della Conoscenza. In questo senso il CSCO continuerà a giocare un ruolo importante, visto l'importante lavoro che si è finora attivato anche oltre i confini nazionali e che sta dando soddisfazione sia in termini quantitativi sia in termini qualitativi".

"Questa scelta che rispetta le norme nazionali in materia di rapporti tra università pubbliche - ammette il Sindaco - non fa venire meno, tuttavia, l'amarezza che abbiamo per non essere riusciti ad ottenere, in questa fase, l'attivazione a partire dall'anno accademico 2006/2007 del canale del corso di Laurea di Architettura che, comunque, riproporremo all'interno del consorzio visto l'interesse che esso riveste".

 "La scelta dell'ingresso di Orvieto nel consorzio provinciale universitario - ha commentato dal canto suo, l'assessore Provinciale alla Cultura e all'Università, Fabio Paparelli - va salutata con favore perché si colloca in quel contesto di scelte d'area vasta che stiamo già facendo per altri ambiti di servizi primari, il cui scopo non è certamente quello di comprimere le singole città, quanto piuttosto, quello di fare sistema. La scelta fatta in campo universitario è quindi coerente e stava già nelle cose. Non è una 'resa' che il Comune di Orvieto a fatto a chiunque sia, viceversa è il risultato di un lungo confronto tra Comune e Provincia di Terni che abbiamo intensificato per favorire il consolidamento delle esperienze universitarie nel nostro ambito provinciale, dove Orvieto gioco un ruolo importante".

 

Pubblicato il: 05/10/2006

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