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NOTIZIE CORSIVI

Oltre il Patto di stabilità. I documenti del dibattito.
Giunta, FI, AN., Altra Città

Riportiamo alcune comunicazioni diffuse dai partiti e dall'ufficio stampa del Comune. Una raccolta di argomentazioni per facilitare il dibattito che si sta sviluppando

Il dibattito in Consiglio comunale, mercoledì prossimo, sarà decisivo per la città.
La scelta della Giunta di vendere immobili di proprietà comunale e di non rispettare il patto di stabilità interno ha suscitato una ovvia sollevazione delle minoranze, a cui si è aggiunta Rifondazione.
Riportiamo le comunicazioni diffuse dai partiti e dall'ufficio stampa del Comune, per offrire un contributo al dibattito. 

Patto di stabilità e bilancio. Comunicato della Giunta e presentazione del sindaco Stefano Mocio

"La Giunta Comunale ha deciso di attuare il superamento dei limiti imposti dal Patto di Stabilità Interno per favorire il risanamento, il riequilibrio del Bilancio e lo sviluppo economico cittadino.
 Il rispetto dei limiti imposti dal Patto di Stabilità Interno costringerebbe l'Amministrazione a rinunciare ad importanti finanziamenti regionali per la realizzazione della Complanare, dell'Osservatorio della Rupe e del Parco Archeologico Ambientale dell'Orvietano.
 Per la Giunta Comunale "il rispetto del patto comporterebbe la rinuncia a notevoli contributi con un danno per l'Ente politicamente più grave delle conseguenze previste per i Comuni che non rispettano il Patto di stabilità Interno".
 Contestualmente si dà il via alle azioni di sviluppo e risanamento, attuando le delibere approvate dal Consiglio Comunale all'inizio dell'estate scorsa, in particolare quella relativa al Centro Storico che prevede due obiettivi fondamentali: la ridensificazione abitativa e l'incremento delle funzioni attrattive del centro.

Questa mattina è stato depositato presso la segreteria del Consiglio Comunale l'atto deliberativo per il riequilibrio di Bilancio 2006 che sarà discusso in Consiglio il prossimo 27 settembre, atto con il quale Sindaco e la Giunta Comunale intendono attuare una politica di risanamento e di sviluppo dando esecuzone agli atti di indirizzo del Sindaco, approvati dal Consiglio Comunale nelle sedute che hanno preceduto la pausa estiva.

 "E' noto - dice il Sindaco, Stefano Mocio - che le leggi finanziarie degli ultimi anni hanno fortemente penalizzato la situazione economico-finanziaria degli Enti Locali e imposto degli obblighi che, inizialmente gli Enti hanno cercato di rispettare, ma che a lungo andare, li hanno costretti ad assumere provvedimenti in dissonanza con quelle prescrizioni, pur di garantire i servizi essenziali per le comunità amministrate. Con queste premesse, la Giunta Comunale ha inteso garantire la continuità amministrativa decidendo di non apportare tagli ai servizi fondamentali alla città come i servizi sociali, la cultura, ecc., pur cosciente che la riduzione delle entrate sulle partite correnti dovute al venir meno di un cespite fondamentale quale è quello della Discarica, avrebbe creato non poche difficoltà, se è vero come è vero che, a partire dalla data delle elezioni comunali, sono venuti a mancare circa 1.900.000 Euro annui, ed anche in questa situazione sono state, comune, realizzate importanti razionalizzazioni della spesa".
"Sul fronte degli investimenti, inoltre - aggiunge il Sindaco - è venuta meno ormai, una entrata fondamentale, quella delle Legge Speciale Orvieto-Todi che ogni anno ha permesso di avere a disposizione significativi finanziamenti. Sempre riguardo agli investimenti, l'Amministrazione Comunale è oggi chiamata a fare una scelta di fondo: bloccare l'azione amministrativa rinunciando a spendere soldi che ha in Cassa per oltre 12 milioni di Euro relativi alla Complanare, all'Osservatorio Rupe al Parco Archeologico Ambientale dell'Orvietano e alla realizzazione della banda larga, oppure superare il Patto di Stabilità Interno che non ci permetterebbe di fare questi necessari investimenti, che rappresentano un volano importante per l'economia orvietana?".

"Dopo ampia discussione - riassume il Sindaco - la Giunta Comunale ha assunto l'indirizzo politico di procedere al superamento dei limiti imposti dal Patto di Stabilità Interno espressione della Legge Finanziaria per realizzare le opere pubbliche che ho citato. In questa occasione si da il via alle azioni di sviluppo e risanamento, cioè le ulteriori azioni che attuano le delibere del Consiglio Comunale approvate all'inizio dell'estate, in particolare quella relativa al Centro Storico che prevedono due obiettivi fondamentali: la ridensificazione abitativa di questo importante ambito della città e l'incremento delle sue funzioni attrattive".
"Per quanto riguarda la residenza e le funzioni attrattive del Centro Storico - prosegue il Sindaco - è stato deciso di costituire un gruppo di Lavoro Comune-Regione-Provincia-ASL per definire l'uso del patrimonio comunale decidendo, relativamente al patrimonio comunale, la cessione mediante alienazione o accordi di programma con queste amministrazioni pubbliche. Vale la pena sottolineare che, soltanto un'azione concertata dei vari Enti, può garantire la massima efficienza su questa partita, in quanto la definizione della destinazione d'uso finale dei singoli beni è propedeutica alla disponibilità degli stessi".
"In conseguenza di queste decisioni della Giunta Comunale - afferma il Sindaco - sarà possibile incrementare il numero delle abitazioni disponibili nel Centro Storico, migliorare la funzionalità di alcune strutture pubbliche oggi collocate in spazi non più adeguati o moderni ed utilizzare tutta la parte della Caserma Piave non già destinata ad uso pubblico, per realizzare un progetto unitario di sviluppo, come peraltro deciso dal Consiglio Comunale. Accanto a questa operazione fondamentale tesa allo sviluppo che aumenterà abitanti e funzioni all'interno del centro storico, verrà effettuata una operazione di riequilibrio e di risanamento del Bilancio che, sulla base del Testo Unico degli Enti Locali, può essere realizzata anche mediante alienazioni di cespiti patrimoniali".
"In conclusione - dice il Sindaco, Stefano Mocio -  ad oggi non abbiamo tagliato servizi, non abbiamo debiti fuori bilancio, abbiamo invece un maggiore  fabbisogno di risorse finanziarie per circa 6 milioni di Euro per poter mantenere gli stessi servizi e gli stessi standard di qualità. L'operazione che verrà effettuata permette di stabilizzare il bilancio del nostro Comune nella consapevolezza però che per il futuro, se non vi saranno novità positive da parte della Finanziaria 2007, si dovrà procedere a nuove razionalizzazioni del bilancio stesso".
"Per noi è questa una operazione necessaria e di crescita per la città - conclude il Sindaco - con l'auspicio che la prossima Legge Finanziaria guardi con favore al lavoro della Amministrazioni Comunali che sono gli Enti più vicini ai bisogni dei cittadini, eliminando in particolare, l'ingiusto divieto di poter introitare i fondi provenienti da altre Amministrazioni Pubbliche senza avere l'obbligo di superare il Patto di Stabilità Interno. Leggasi: la Complanare".

 

GuidoTurreni
Portavoce di F.I. - Orvieto.

"Il Coordinamento Comunale di Orvieto di Forza Italia, di concerto con il Vice-Coordinatore Regionale, il Consigliere Raffaele Nevi, manifestano sconcerto e preoccupazione per lo stato disastroso del bilancio del Comune di Orvieto.
Si invitano pertanto il Sindaco e la Giunta Comunale a prendere in seria considerazione la possibilità di rassegnare quanto prima le dimissioni.
Si invitano altresì tutte le forze politiche della maggioranza del Consiglio Comunale che abbiano ancora un briciolo di serietà e di responsabilità politica, a mettersi una mano sulla coscienza e adoperarsi perché le dimissioni siano rassegnate nel più breve tempo possibile, al fine di non aggravare ulteriormente il già palese dissesto del bilancio, con azioni affannose e sconsiderate volte alla svendita dei "gioielli di famiglia" in una disperata azione d'emergenza dai risultati tuttaltro che scontati.
Anziché incolpare, con il solito ritornello, la finanziaria del passato governo, il Sindaco e la maggioranza di sinistra farebbero bene a recitare un mea culpa convinto ed incondizionato, per le scelte politiche scellerate del passato e del presente, quando hanno consapevolvemente concorso a determinare il fallimento totale della gestione politica, economica e sociale della Città, senza alcuna soluzione di continuità.
Auspichiamo inoltre che il fosco scenario del commissariamento, ormai pressoché inevitatabile, non pregiudichi il ritorno alle elezioni in tempi brevi, perché vinca in futuro la linea del rigore, rispetto all'allegra dissipazione degli innumerevoli mutui già in essere che hanno impinguato solo il "sistema di potere", e che hanno irrimediabilmente ipotecato nel futuro la già precaria situazione politico-economica.
Manifestiamo infine seria preoccupazione per le fosche prospettive di vita che si preesentano sullo scenario di vita dei nostri figli e probabilmente anche dei nipoti, i quali  - forse - potranno ricominciare a parlare della risoluzione di ciò che poteva rappresentare una opportunità e che ora si è invece trasformato in problema: dalla ex Caserma Piave alla complanare, dalla gestione del Teatro Mancinelli alle aziende "partecipate", per giungere all'abbassamento delle imposte locali per lo sviluppo economico e sociale che la città invece meriterebbe."

Altra Città

"La decisione della Giunta Comunale di Orvieto di non rispettare il Patto di Stabilità mette in luce, finalmente, la vera situazione finanziaria dell'Amministrazione.
Riteniamo che con questo atto si sancisca il fallimento della filosofia politica con cui si è governata la nostra città negli ultimi dieci anni.
Una filosofia che aveva come unica regola quella dell'osare ad ogni costo, del volare alto,  e che oggi ottiene il risultato di dover affrontare una pesantissima situazione debitoria attraverso la vendita e l'alienazione del proprio patrimonio.

Non ci risulta ancora chiaro di chi sia la responsabilità di questa situazione: della classe dirigente politica che non ha saputo adempiere ai propri compiti di indirizzo, programmazione e controllo o dell'apparato burocratico che non ha saputo realizzare e mettere in pratica tali intendimenti?

A questa domanda qualcuno deve rispondere con la consapevolezza che un debito di parecchi milioni di euro non può essere giustificato con i tagli delle leggi finanziare, che tutte le istituzioni hanno avuto, o con le minori entrate della discarica, a cui la nuova amministrazione comunale aveva deciso di rinunciare, operando razionalizzazioni e risparmi.
Il Programma dell'Unione si basa su tre valori fondamentali: Partecipazione, Rappresentanza, Governabilità; crediamo che quest'Amministrazione difetti, quantomeno, nella partecipazione dei cittadini alla vita pubblica, nell'efficacia dell'azione di governo per la tutela dei diritti dei cittadini e nella realizzazione del programma sul quale ha ottenuto il consenso.
Il Patto di Stabilità, sia chiaro, è la migliore risposta, condivisa da tutte le istituzioni, per frenare i costi delle Amministrazioni, che sono continuati a lievitare senza che i servizi migliorassero, spesso, anzi peggiorando.
Il rispetto del Patto di Stabilità, sia nei suoi aspetti di ausilio ad una sana gestione della finanza pubblica, sia in quelli di promozione dello sviluppo sostenibile, rappresenta il miglior valore qualitativo di un'Amministrazione, soprattutto in un paese come il nostro dove incombe un enorme debito pubblico.
Confidiamo nella capacità del Consiglio Comunale e comunque degli Organi preposti ai controlli, di fare chiarezza su questa situazione e di attuare una vera e propria "operazione verità", che giunga ad indagare sino alle discutibili valutazioni sulla solidità del bilancio comunale svolte da qualificate agenzie di rating internazionale.
Auspichiamo inoltre che le forze politiche di centrosinistra, con senso di responsabilità, riescano a chiudere una fase, per non ritrovarci tra un anno a redigere una nuova lista di cose da vendere,  avendo il coraggio di fare autocritica e di compiere gli atti conseguenti: solo così si potranno creare le condizioni per una nuova prospettiva di governo, attraverso una classe dirigente capace ed autorevole.
Sentiamo la assoluta necessità di un'amministrazione pubblica di qualità che sia più vicino ai bisogni della comunità, valorizzando al meglio le enormi potenzialità della Città e del suo territorio, ma senza le aberrazioni del passato."

Il circolo di Alleanza Nazionale

"Finalmente l'amministrazione comunale è uscita allo scoperto.
Sono anni che ne denunciamo la totale incapacità sia politica che gestionale delle risorse, incapacità che ha portato nel tempo ad un disavanzo economico sconcertante di oltre 6 milioni di Euro, nonostante le rassicurazioni e i proclami, del tutto infondati, della maggioranza sulla salute dei conti pubblici.
Non siamo dunque affatto stupiti della notizia, piuttosto amareggiati al pensiero che, come del resto è stato preannunciato dagli stessi amministratori, per ristabilire gli equilibri di bilancio, si procederà alla vendita o meglio alla più probabile svendita del patrimonio immobiliare, senza contare le inevitabili vessazioni cui saranno sottoposti i cittadini orvietani con l'inasprimento dei costi inerenti a servizi e tributi.
Non solo. L'impoverimento delle casse comunali non è stato determinato da investimenti di denaro pubblico che potessero rilanciare anche in un futuro meno prossimo una realtà che, al contrario, mostra ogni giorno che passa carenze sempre maggiori in ogni settore.
Le falle di questa classe dirigente sono molteplici e da noi più volte denunciate, ma come non ricordare la totale incapacità progettuale in ordine al riutilizzo delle caserme, l'abbandono di quella che ancora ci ostiniamo a chiamare zona industriale pur priva di vere e proprie industrie con la conseguente assenza di sviluppo e di posti di lavoro, l'inevitabile destino dei giovani orvietani costretti a cercar fortuna altrove definitivamente o viaggiando come pendolari per una vita intera.
Ci impegneremo in questi giorni per approfondire il problema e capire quali siano state le scelte scellerate fatte dalla maggioranza di governo che hanno determinato un deficit così consistente e, visto il successo del Libro Bianco in ordine agli sprechi dell' amministrazione comunale relativi al 2004, pari ad un totale di 1.500.000,00 Euro, abbiamo attivato i lavori per la redazione del Libro che denuncerà gli sprechi inerenti al 2005.
Nel frattempo crediamo giusto che il Sindaco Mocio e l'intera maggioranza prendano in seria considerazione l'ipotesi di dismettere il loro impegno pubblico e di ritornarsene a casa, questo per il bene ed il rispetto di tutti."

 


 

Pubblicato il: 26/09/2006

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