Csco, la soluzione in quattro mosse

ORVIETO - Università, la chiave della soluzione in quattro mosse.  L'uscita dall'impasse in cui versa il Csco ora c'è ed è scritta nero su bianco in un documento di quattro punti siglato al termine dell'incontro di venerdì tra il magnifico rettore dell'Università di Perugia, Francesco Bistoni, la presidente di Regione, Maria Rita Lorenzetti, e il presidente di Provincia, Andrea Cavicchioli. Spetta ora al Comune di Orvieto accettare o meno le condizioni contenute nel documento che in queste ore il presidente Cavicchioli, come da incarico ricevuto, dovrà sottoporre al sindaco Mocio.   Le condizioni per il mantenimento del corso in Ingegneria delle telecomunicazioni indicano inevitabilmente anche il solco che dovrà seguire il destino dell'attività futura del Centro studi e parlano chiaro.  Primo: adesione al consorzio provinciale.  L'università orvietana, come ribadito più volte, non può restare fuori dalle politiche regionali e provinciali.  Secondo: individuare in maniera chiara i finanziamenti con esplicito riferimento al ruolo che intenda avere la Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto.  Terzo: taglio netto con Roma.  In tutte le forme: via il corso in Tecnica delle costruzioni, attivato a partire da quest'anno dalla Ludovico Quaroni (ragione scatenante dell'aut aut imposto ad agosto da Perugia) ma via anche qualsiasi altro corso che faccia riferimento alle università capitoline.  Una solenne doccia fredda che gela del tutto gli entusiasmi di chi sperava in un accordo inter universitario dell'ultim'ora. Sull'esclusività del rapporto, insomma, Perugia pare irremovibile.  In cambio, e arriva così il quarto punto, c'è l'impegno ad attivare ad Orvieto, a mò di contropartita, il corso in "Scienze infermieristiche".  Questa la chiave, la facoltà di scelta ora è nelle mani del sindaco.