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Rapine in banca, videocassette al setaccio

Gli inquirenti, al lavoro per risalire agli autori dei colpi messi a segno alla Cro di Ciconia e alla Cattolica dello Scalo, si stanno concentrando, in questa fase, soprattutto sui fotogrammi dei filmati registrati dalle telecamere a circuito chiuso dei due istituti di credito...

foto di copertina

ORVIETO – Al vaglio le videocassette sequestrate.  Gli inquirenti, al lavoro per risalire agli autori delle rapine di cui, venerdì mattina, sono rimaste vittime, in due colpi – pare distinti – la Cassa di Risparmio di Ciconia e la Cattolica di Orvieto scalo, si starebbero concentrando, in questa fase, soprattutto sui fotogrammi dei filmati registrati dalle telecamere a circuito chiuso dei due istituti di credito. In particolare, le immagini della Cattolica sembra stiano dando una buona mano alla polizia che conduce le indagini.  Il tutto, ovviamente, in attesa degli esiti delle analisi della scientifica. Il primo colpo ha fruttato un bottino di trentamila euro, il secondo di quattordicimila. Entrambe le rapine sono state commesse, a un paio di ore di distanza l’una dall’altra, sotto la minaccia di un taglierino e a volto praticamente scoperto se si eccettuano cappellini, forse una parrucca, ed occhiali da sole. In ogni caso, secondo i riscontri, si tratta quattro persone diverse. Gli inquirenti escluderebbero anche che possano far parte di un’unica organizzazione. Si sarebbe, insomma, trattato soltanto di una coincidenza per quanto del tutto inusuale. E’ anche vero, d’altro canto, che quello della rapina è un genere di reato in netta crescita nelle statistiche nazionali degli ultimi mesi, un dato che, non da ultimo, può ragionevolmente ricollegarsi anche alle conseguenze dell’indulto.

Pubblicato il: 25/09/2006

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