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Università, la soluzione nelle mani dei presidi

Nessun incontro, ieri mattina, tra i rettori degli atenei perugino e capitolino. Raggiunto telefonicamente, lo ha confermato il rettore Bistoni. La questione, secondo fonti autorevoli, è demandata ai presidi di facoltà in attesa dell'imminente conferenza dei rettori. In vista un accordo inter-universitario?

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di Stefania Tomba

ORVIETO - Emergenza università demandata ai presidi di facoltà. Nessun incontro al vertice, ieri mattina, tra i rettori degli atenei perugino e capitolino. Raggiunto telefonicamente, lo ha confermato a chiare lettere, sempre nella giornata di ieri, il magnifico rettore di Perugia, Francesco Bistoni. Che sulla vicenda continua laconicamente a seguire la strada del silenzio.

La novità, secondo fonti autorevoli, sarebbe però - arrivati a questo punto della "vertenza" (ad un passo dall'inizio delle lezioni e a mezzo dalla conferenza dei rettori) - che la soluzione della "questione Csco" sarebbe stata affidata tutta alla capacità di mediazione dei due presidi di facoltà. Il professor Corrado Corradini, della facoltà perugina di Ingegneria e il professor Lucio Valerio Barbera della Ludovico Quaroni di Roma, che, in cerca di una soluzione, dovrebbero incontrarsi già a partire da oggi.

Per i tentativi di mediazione a questo livello, il tempo concesso dall'Ateneo perugino sarebbe quello della conferenza dei rettori che dovrebbe tenersi tra la fine di questa e l'inizio della prossima settimana. In molti in queste ore starebbero sperando in un accordo interuniversitario che, inutile a dirlo, salverebbe capra e cavoli. Se il nodo, comunque, non dovesse sciogliersi tra i presidi, il livello dello "scontro" arriverebbe alla conferenza dei rettori dove la questione sarebbe ancor più delicata.

Dal Comune, frattanto, non arriva alcun cenno. L'amministrazione comunale in questa fase sta alla finestra con un occhio alla riuscita dei tentativi di mediazione e uno alle iniziative da intraprendere qualora questi dovessero fallire. Le uniche dichiarazioni che arrivano dal sindaco della città, Stefano Mocio riguardano il consorzio Terni Narni. Per il primo cittadino l'ingresso di Orvieto nell'organismo consortile è una questione "lampante". "Non si può pensare - dice - di restare fuori dalle politiche universitarie regionali né dai finanziamenti che passano interamenter per il consorzio".

Pubblicato il: 21/09/2006

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