Cro e Assoindustria si dimettono da Rpo

di Stefania Tomba

ORVIETO - Bocche cucite in Comune e negli ambienti vicini a Rpo sulle dimissioni rassegnate, all'interno della società recentemente trasformata da Spa a srl, dalla Cro e da Assoindustria. La decisione, che era nell'aria già da tempo, alla fine è stata formalizzata nei giorni scorsi e ha preso definitivamente concretezza nella mani del sindaco Stefano Mocio.  In Comune, ieri pomeriggio, la questione è stata a lungo al centro della discussione della riunione settimanale dell'esecutivo impegnata su vari fronti particolarmente caldi in questa ripresa amministrativa di fine settembre, anche in vista del consiglio comunale del 27 in cui dovranno tornare i conti del bilancio. 

La decisione presa della banca e dell'associazione degli industriali non è di poco peso sulla bilancia dell'attività di due anni e mezzo di Rpo e sullo stato di avanzamento dei progetti per il rilancio della Piave e sembra ricadere proprio sulla trasformazione della società deliberata recentemente dall'amministrazione comunale, socio unico di "Risorse per Orvieto", e formalizzata i primi del mese di fronte al notaio.

Le reazioni alle dimissioni, per quanto attese ormai da qualche tempo vista la piega degli eventi, si fanno attendere lasciando legittimamente presagire il sentore di terremoti rovinosi nei palazzi che contano.

(nella foto in alto il rappresentante di Assoindustria Terni, Mauro Meucci - dimissionario da Rpo - insieme al presidente di Rpo, Franco Raimondo Barbabella, il presidente degli industriali di Terni, Stefano Salvati Scafidi e, di spalle, la vicepresidente di Provincia Loriana Stella, lo scorso anno, al convegno delle Acli)