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No ai varchi elettronici e ni alla megadistribuzione

Sono alcune delle principali linee di azione sindacale dettate dal presidente Giuseppe Santi riconfermato mercoledì alla guida di Confcommercio Orvieto insieme all’intero direttivo che lo ha accompagnato nell’ultimo scorcio del mandato

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ORVIETO – Bloccare i varchi elettronici, promuovere azioni di marketing urbano per il centro storico e, senza altre ambiguità, coinvolgere gli operatori locali nella megadistribuzione. Sono queste le linee di azione sindacale dettate dal presidente Giuseppe Santi riconfermato mercoledì alla guida di Confcommercio Orvieto insieme all’intero direttivo che lo ha accompagnato nell’ultimo scorcio del mandato e che resta così composto da Luca Bravetti, Alberto Crocchia, Luigi Maria Manieri, Federico Paci, Andrea Passeri, Marco Passero, Pierluigi Petrella, Luca Piazzai, Marco Ricci, Pietro Salituri. 

Il presidente Santi, già da 4 anni al timone dell’associazione, oltre a rivendicare “una reale concertazione per fissare gli strumenti per il rilancio del centro storico” ha chiesto espressamente la “sospensione della IV fase della mobilità: blindare il centro con i varchi – ha detto - senza aver prima implementato i parcheggi, significherebbe dare il colpo di grazia alle tante piccole aziende che sono l’unico tessuto connettivo dell’economia della Rupe”. A questo proposito Confcommercio intende farsi promotrice di un’aggregazione imprenditoriale: “anche se con decenni di ritardo – sostiene il presidente - dobbiamo mettere insieme operatori economici e banche e, con il sostegno delle istituzioni locali e non, realizzare azioni di marketing urbano che aumentino la presenza dei turisti”. Sulla grande distribuzione, infine, “non siamo pregiudizialmente contro – ha precisato Santi - se rappresenta un’effettiva evoluzione della rete distributiva orvietana e coinvolge gli operatori locali, ma non si racconti che siamo costretti a realizzare megastrutture per arginare presunti esodi di consumi”.

Pubblicato il: 15/09/2006

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