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CRO da salvadanaio a banca. La Cassa raddoppia gli utili

Tutti numeri del primo semestre 2006 sono buoni. La corsa dell'istituto di credito orvietano verso la trasformazione in impresa efficiente procede. Buono anche il bilancio della Fondazione, che investe nel territorio unmilione303 euro

foto di copertina

Cassa di risparmio di Orvieto, da salvadanaio a banca.
La corsa dell'istituto di credito orvietano verso gli obiettivi che si sono prefissati il presidente Guariglia ed il direttore Pecchi nella loro gestione è veloce e sicura.
Coppia affiatata, appare umanamente complice, saldata evidentemente dal lavoro e dal successo. Sono lontani i tempi in cui CRO era altro. E questo clima va inserito nel "bilancio sociale" della banca, perché una sede di potere economico che sviluppa clima disteso e positivo può soltanto  produrre e distribuire effetti benefici.
Tutti numeri sono buoni: raddoppiato nel 2006 l'utile netto rispetto allo stesso periodo del 2005, aumentata la redditività, diminuito l'indice di sofferenza, aumentati i dipendenti, ristrutturata la rete delle agenzie con l'apertura verso mercati più produttivi, come la provincia di Roma, aumentati, tra l'altro, gli impieghi a clientela, in parte significativa aziende, di circa il 18%.
Facile e piacevole quindi per il presidente Guariglia ed il direttore Pecchi presentare ieri mattina a dirigenti, opinions leaders e stampa la strategia atuata per raggiungere esiti di questo genere: fare utili, essere un'azienda che sa confrontarsi con il mercato attraverso una formazione continua dei dipendenti, allargare la rete, rendere positivi tutti gli indicatori della salute aziendale. E  poi entro il 2008 aumento di 9 sportelli, che arriveranno perciò 47, conseguente aumento di personale, di investimenti e, se il trend sarà quello finora consolidato, anche degli utili. Un circolo virtuoso, quindi, di cui godono tutti gli attori, soci, dipendenti, territorio. Al di là dei numeri del bilancio, che ci consegnano un istituto che ha subìto una profonda trasformazione negli ultimi anni e che ha saputo adeguarsi ed aggiornarsi secondo le spinte ineludibili del mercato, importante per la comunità orvietana è il bilancio sociale della CRO. Sono 188 i dipendenti che riversano sul territorio la ricchezza guadagnata, la banca partecipa alle attività più importanti, culturali, sportive, sociali che si svolgono sul territorio. E poi dal successo di CRO spa derivano anche parte della ricchezza della Fondazione Cassa di Risparmio, che investe nell'Orvietano un milione303mila euro. Le risorse erogate coprono tutte la gamma di interventi che le fondazioni sostengono, dai beni culturali allo sviluppo del territorio alla sanità, in stretta comunicazione con gli enti locali che operano negli stessi àmbiti.
Il presidente Torquato Terracina ha presentato il bilancio 2005 della Fondazione CRO e anche qui numeri buoni: erogazioni per un milione333euro, aumento del capitale di quasi altrettanto, Insomma, una gestione oculata che tende ad investire sul territorio ma anche ad assicurare la continuità del patrimonio.   

Pubblicato il: 13/09/2006

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