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Altra città. Queste le ragioni per non fare in centro "Despina"

L'associazione riprende l'opposizine contro Despina, in allenaza stretta con i commercianti di piazza del Commercio e del Borgo

ORVIETO - Ad "Altra Città" proprio non va giù l'idea del mega centro commerciale sull'Amerina, nell'area cosiddetta Despina approvato, non senza qualche dissenso, nel Consiglio comunale del giugno scorso. L'associazione politico culturale presieduta da Andrea Scopetti si unisce al coro dei commercianti dello Scalo presentando una serie di osservazioni alla variante al Prg per la costruzione dello stabile. "Strumentali e propagandistiche - ha evidenziato l'associazione - le iniziative dell'amministrazione prese all'indomani dell'adozione del progetto". "Il sistema di medie distribuzioni presenti o in corso di realizzazione - ha ribadito Altra Città - sembra oltremodo sufficiente per le caratteristiche del nostro territorio, mentre l'arrivo di una grande distribuzione provocherà crisi del settore, disoccupazione e disagio sociale". Le maggiori contrarietà riguarderebbero in particolare le modifiche normative che dovrebbero sbloccare la realizzazione del grande insediamento commerciale sull'Amerina, "senza almeno subordinarlo - dicono - alla costruzione della viabilità cosiddetta complanare e della viabilità locale con riferimento alla zona di Santa Letizia".

Pubblichiamom il testo integrale delle osservazioni di
Altra città

 OGGETTO: Variante al PRG.o per realizzare una GDO lungo la S.S. Amerina - Osservazioni.

Formuliamo di seguito una serie di osservazioni alla variante indicata in oggetto, adottata con delibera del Consiglio Comunale di Orvieto n. 59/2006.

a)      La previsione di una grande distribuzione organizzata contrasta con il programma di governo del Sindaco che, consolidando scelte della passata Amministrazione, aveva semmai ipotizzato strutture di media vendita; per tale motivo sarebbe stato opportuno separare gli aspetti commerciali da quelli urbanistici. Ciò avrebbe consentito di approfondire le tematiche sulla rete commerciale orvietana con iniziative partecipate ed informative verso cittadini ed operatori interessati. Mancano invece studi di settore che motivino tali scelte e valutino le conseguenze sul piano del commercio.

b)      La scelta sulla grande distribuzione giunge in assenza di un piano generale del commercio, con particolare riferimento al centro storico, per cui continua ad essere disatteso l'art. 21 della L.R. 24/99, ove si stabilisce il termine di 8 mesi dall'entrata in vigore della legge per dotarsi di uno strumento di intervento sul centro storico. Le iniziative al riguardo preannunciate dall'Amministrazione Comunale all'indomani dell'adozione dell'atto in oggetto, così come avvenuto in occasione della discussione sul piano attuativo della Despina degli anni passati, sono pertanto chiaramente strumentali e propagandistiche.

c)      La L.R. 26/2005, nel variare la L.R. 24/99, autorizza la grande distribuzione nella "Area 7 - Orvieto", comprendente i Comuni dell'Orvietano, per cui si chiede se la decisione su Orvieto sia stata oggetto di confronto con le altre Amministrazioni Comunali interessate.

d)      La scelta regionale di collocare una grande distribuzione ad Orvieto, appare fortemente condizionata dalla passate vicende del piano attuativo Despina.

e)      Il sistema di medie distribuzioni presenti od in corso di realizzazione sembra oltremodo sufficiente per le caratteristiche del nostro territorio, mentre l'arrivo di una grande distribuzione provocherà crisi del settore, disoccupazione e disagio sociale.

f)        La procedura adottata non è condivisibile in quanto l'adeguamento avrebbe dovuto riguardare anche i livelli strutturali del PRG.

g)      Indipendentemente dagli aspetti di natura commerciale, le maggiori contrarietà alla variante in argomento riguardano le modifiche normative che "sbloccano" la realizzazione del grande insediamento commerciale sull'Amerina, senza almeno subordinarlo alla costruzione della viabilità cosiddetta complanare e della viabilità locale con riferimento alla zona di Santa Letizia. Ciò appare ancor più rilevante se si considera che ad oggi risulta finanziato solo un primo tratto della complanare suddetta, peraltro ancora in fase di progettazione definitiva, che non risolverà i disagi di traffico oggi presenti, mentre il suo completamento appare realizzabile solo in tempi lunghi.

h)      Il grande centro commerciale cancellerà definitivamente i propositi di realizzazione della cosiddetta "Porta di Orvieto" che, a distanza di qualche anno dalla sua pubblicizzazione, appare oggi come una vera e propria presa in giro nei confronti dei cittadini.

 Orvieto, 8 settembre 2006
 Il presidente 
Andrea Scopetti  

Pubblicato il: 12/09/2006

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