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Nevi (FI):'Siate seri e non furbi'

Il vicecoordinatore regionale di Forza Italia su università ad Orvieto e legge speciale. No al "protagonismo" del Centro studi e alle "furbizia" di Bocci

foto di copertina

Raffaele Nevi, consigliere regionale di Forza Italia e vice coordinatore regionale del suo partito, se la prende con il Centro studi se la situazione del corso di ingegneria non si risolve. "Gli ultimatum e gli articoli di giornale non aiutano a costruire l'Università ad Orvieto. Basta rivendicazioni e spot propagandistici,  apriamo un dialogo serio".
E in riferimento all'appello dell'onorevole Bocci per arrivare al rifinanziamento della legge sulla Rupe, lo invita a non fare propaganda e ad essere "seri e non furbi" .

"Non è con i diktact- continua Nevi- che si costruisce l'Università e tanto meno con gli articoli di giornale che "puzzano" di protagonismo politico.
Mi pare che chi rema contro lo sviluppo dei corsi orvietani sia proprio l'atteggiamento e l'ambiguità del CSCO. Noi di Forza Italia siamo da sempre favorevoli al decentramento ma questo va fatto insieme all'Università e non contro, valutando i molteplici aspetti che esso comporta anche in relazione alle compatibilità finanziarie e la stabilità delle risorse nel tempo. Deve essere chiaro, come è stato capito a Terni, che i sindaci non sono a capo dell'Università ma debbano interloquire con essa rispettandone l'autonomia. La cultura della rivendicazione va lasciata da parte e bisogna invece sostituirla con la cultura del dialogo costruttivo.
In altro modo ci sarà solo spazio per le polemiche e Orvieto continuerà a non raccogliere i frutti che tutti speriamo.
In relazione alla proposta dell'on Bocci, anche qui vorrei dire, a nome di Forza Italia, siamo seri non furbi.
Se veramente si vuole coinvolgere i nostri deputati si attivi un tavolo, si avvii un approfondimento serio con le Istituzioni. Forza Italia non si sottrarrà, ma non si lancino proposte solo con il fine di far propaganda".

Le speranze che si ritrovi il clima propositivo ed unitario di quasi trent'anni fa sembrano infrangersi di fronte a posizioni così radicali e sospettose. L'unità si edifica partendo dalla fiducia tra i diversi attori: se non c'è, "nessuno se la può dare".

Pubblicato il: 08/09/2006

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