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Orvieto nel Consorzio universitario Terni-Narni. Una via obbligata

Una possibilità che si sta facendo strada. Anche Cimicchi la ritiene plausibile ed utile. Bocci pensa ad Orvieto come uno dei centri universitari dell'Umbria

Orvieto, per essere sede di corsi universitari, dovrà entrare nel Consorzio universitario Terni-Narni.

Non c'è nessuna deliberazione in tal senso, ma già dalla riunione di oggi pomeriggio il Cda della Fondazione Centro studi città di Orvieto  potrà avviare le azioni necessarie per arrivare a questa conclusione.

Anche Stefano Cimicchi, presidente della Fondazione, ritiene plausibile una simile via di uscita dallo stallo che si è determinato. "Non possiamo rimanere isolati-afferma- e il rapporto con il Consorzio può funzionare. Non ci sono motivi di concorrenza, anzi ciascuno può porre a disposizione esperienze preziose e su queste crescere tutti. Il nostro obiettivo è consolidare i corsi di ingegneria e architettura ed insieme è possibile".

La posizione di Cimicchi è importante perché porta a sintesi una volontà che è diffusa e che ha bisogno del Centro studi per concretizzarsi.

L'idea dell'adesione al Consorzio universitario Terni-Narni si sta facendo strada già da mesi, dalla costituzione stessa del consorzio, ma ha subìto un'accelerazione negli ultimi giorni in conseguenza della nota vicenda della dismissione del corso di ingegneria di Orvieto. Si sono espressi a favore  l'associazione degli  industriali, politici ed amministratori.
Ieri, durante un incontro con la stampa, l'onorevole della Margherita Giampiero Bocci, anch'egli favorevole all'adesione al Consorzio, ha ricordato che "non si può non risolvere la questione dell'università orvietana" ed ha sollecitato un incontro tra i rettori di Perugia e Roma. "La competitività va indirizzarla all'esterno- ha continuato Bocci- e bisogna costruire un progetto di offerta universitaria che si cala dentro l'Umbria, di qualità e rispondente al mercato. Ci sono 3 0 4 città che hanno tutte le caratteristiche per essere sedi universitarie e Orvieto è certo tra queste." Insomma, la via sembra ora in discesa e potrebbe essere vicina una soluzione strategica, a lungo termine  non soltanto per la questione contingente del corso di ingegneria.

Pubblicato il: 07/09/2006

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