Legge speciale per Orvieto. Bocci fa appello a tutti i deputati e i senatori dell'Umbria

L'onorevole Giampiero Bocci, uomo di punta della Margherita umbra, ex assessore regionale, ha incontrato la stampa per fare il punto sui problemi della città e garantire il suo contributo per risolverli.
Ieri mattina ha avuto un lungo incontro con il sindaco Stefano Mocio, che gli ha rappresentato progetti e difficoltà della sua Amministrazione. "Comprendo - ha sostenuto Bocci- quanto sia difficile, per una città ambiziosa come Orvieto, muoversi all'interno delle ristrettezze di bilancio ed alle congiunture in cui versano gli enti locali, ma dobbiamo arrivare ad un confronto operativo che individui 3 0 4 questioni chiave e su quelle impegnarci, su quelle 'fare squadra'."
Tra queste, ovviamente università, valorizzazione dei beni culturali e turistici dell'Orvietano, legge speciale per Orvieto- Todi.

"Se riusciremo a mettere insieme tutti i deputati ed i senatori dell'Umbria intorno ad un emendamento alla finanziaria che chieda il rifinanziamento della legge speciale Orvieto-Todi, se creeremo quindi il clima straordinario che si costituì in occasione della prima legge, allora sarà possibile coinvolgere il Governo. Il mio è un appello ufficiale ai colleghi di tutti i partiti. I risultati eccellenti prodotti dalla legge speciale sono visibili e costituiscono il biglietto da visita per poterci presentare e chiedere il completamento dei lavori". Così Bocci ha risposto alla richiesta del sindaco Mocio per arrivare ad un rifinanziamento della legge finalizzato che garantisca il completamento ed al mantenimento delle grandi opere che negli ultimi decenni hanno salvaguardato la città dal degrado.

La palla passa ora a deputati, senatori, partiti.

Sull'università Bocci ha dichiarato che "non può non essere risolta" e che un incontro tra i rettori di Perugia e Roma debba essere decisivo.
Il deputato della Margherita ha poi assicurato la disponibilità sua e del ministro Francesco Rutelli ad inserire Orvieto in qualche progetto pilota rivolto ai beni culturali ed al turismo.

Si tratterà ora di rendere concreta questa possibilità e tradurla in azioni che possano valorizzare le potenzialità offerte dalle eccellenze dell'Orvietano.
Anche la scoperta del Fanum Voltumnae, che molti danno per certa, concentrerà su Orvieto l'attenzione della comunità scientifica e potrà facilitare l'individuazione  di progetti di sviluppo adeguati.