Un guasto tecnico ha causato la caduta dell'aereo

Un guasto tecnico, lo schianto e poi il silenzio. Secondo gli ultimi accertamenti in corso da parte della procura orvietana, sarebbe stata proprio un'avaria al motore ad aver provocato la rovinosa picchiata al suolo del biplano a bordo del quale, nel tardo pomeriggio di domenica, si trovava Giovanni Castaldi. Un'ipotesi, questa, che ha trovato conferma anche nelle dichiarazioni rilasciate da uno dei testimoni, un esperto ingegnere dell'Orvietano, che si sarebbe da subito reso conto, appena il velivolo si è alzato in aria, che qualche cosa non andava. Il mezzo, ancora  sotto sequestro da parte dell'autorità giudiziaria, è stato rimosso solo ieri dalle vigne di "San Quirico" dove era precipitato ed è stato trasportato nel deposito proprio all'interno della tenuta dell'imprenditore settantaduenne. Rimarrà comunque a disposizione dei periti e degli esperti che stanno ancora portando avanti le indagini per ricostruire l'esatta dinamica dell'incidente. La magistratura non ha disposto l'esame autoptico sul corpo del Castaldi, anche perché dagli accertamenti finora in corso non è emerso alcun particolare che potesse screditare l'ipotesi del guasto tecnico. La salma dell'imprenditore, originario di Roma ma da tempo residente ad Orvieto, è stata riconsegnata ai familiari e, nel pomeriggio di ieri, è stata tumulata, in stretta forma privata, nel cimitero della frazione di Rocca Ripesena.