Tione. E' rottura con i lavoratori

ORVIETO - La dirigenza del Tione inizia lo smantellamento interrompendo il confronto con le parti sindacali: i lavoratori sono sul piede di guerra.  Acque agitate è dire poco allo stabilimento "Panna San Pellegrino" della zona industriale di Bardano dove, arrivati al culmine della crisi in cui l'azienda si dibatte da tempo, la proprietà, secondo quanto appreso dai lavoratori, avrebbe già iniziato le operazioni di smontaggio di una parte di linea.  Una decisione presa senza tenere conto dello stato di agitazione dichiarato dai lavoratori, diciotto in tutto quelli impiegati all'interno del sito produttivo.  Sui metodi scelti dall'azienda per intraprendere l'iniziativa la Flai - Cgil regionale, con un'autentica dichiarazione di guerra, "esprime un netto dissenso".  

"Qualsiasi decisione, presa unilateralmente, senza un confronto con i lavoratori - annuncia la nota sindacale - sarà contrastata, attraverso tutte le forme di lotta, che portino ad una sollecita svolta da parte dell'azienda". "Tali atteggiamenti - fa notare il sindacato - portano soltanto all'esasperazione dei lavoratori, che stanno vivendo in un limbo infernale da troppi mesi, senza che si possa offrire loro una soluzione definitiva".  

Il tutto, infatti, avviene mentre all'orizzonte, tra schiarite e rotture, sembrano essere andate in fumo, nell'ambito delle trattative avviate attraverso le istituzioni, almeno un paio di soluzioni individuate per mantenere in attività il complesso industriale.  L'appello della Flai - Cgil dell'Umbria che parla di una "situazione insostenibile" è volto, quindi, alla "ripresa del confronto a tutti livelli, per una rapida soluzione, a salvaguardia del sito produttivo e dell'occupazione".  Lo spettro che si allunga sul martoriato settore industriale orvietano è, infatti, quello di altri diciotto disoccupati.