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Università ad Orvieto. Dal punto di vista degli studenti

Il prossimo 6 settembre gli studenti dovrebbero affrontare il test di ammissione al corso in un clima di assoluta preoccupazione

foto di copertina

Ancora non c'è risposta alle azioni di sensibilizzazione ed all'impegno di tutte le istituzioni, di enti, organizzazioni imprenditoriali e sindacati, partiti alla preannunciata intenzione dell''Università di Perugia di dismettere per il prossimo anno accademico 2006-2007 il Corso di Laurea in Ingegneria Informatica e delle Telecomunicazioni. La notizia ufficiale ha ormai una ventina di giorni, giorni d'agosto lunghissimi per chi deve organizzare un'attività didattica e per chi vi deve parteciparvi, senza certezze, tra dubbi per il presente e insicurezza sempre più accentuata per il futuro.

L'azione del rettore Bistoni è stata gravemente lesiva degli interessi della città, al di là di come andrà a finire.

Per affermare che chi comanda è lui ha tolto certezze e creato confusione.
Anche se si dovesse ripristinate il corso, non sarà come ieri. Saranno necessarie rassicurazioni sulla sua solidità e continuità. Dovrà esserci non soltanto una risposta subito, ma una risposta assoluta, rassicurante, indiscutibile, che valga per oggi e per domani.

Il prossimo 6 settembre gli studenti dovrebbero affrontare il test di ammissione al corso in un clima di assoluta preoccupazione e un genitore ci ha segnalato questo aspetto trascurato. Scrive: "A pochi giorni dall'apertura dell'anno accademico il messaggio del rettore Bistoni per coloro che si sono iscritti al test per l'ammissione al corso di Orvieto è il seguente: l'Università non ha ancora deciso se rinnovare la convenzione con il Centro Studi per il corso di Orvieto. Aspettate e seguite gli sviluppi della situazione. Mi chiedo se il rettore Bistoni sa quali siano le implicazazioni per l'iscrizione di un fuorisede. Occorre cercare un posto letto e nelle città con forte presenza studentesca vale il vecchio adagio per cui "chi tardi arriva male alloggia". Per non parlare del danno psicologico per i ragazzi che non sanno ancora che fine faranno. Oltre ai giusti problemi locali occorrerebbe pertanto sottolineare anche il pesante disagio per quegli studenti e quelle famiglie che al corso di Orvieto avevano creduto".

Questo è il clima che è stato creato.

Pubblicato il: 28/08/2006

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