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A Isabella Giorcelli il premio in ricordo di Roberto Cambri

 Abbiamo incontrato la signora Giorcelli in una breve ma piacevole conversazione

foto di copertina

Nei giorni scorsi, i docenti dei "Corsi Estivi di Perfezionamento e di Interpretazione Musicale" di Castel Viscardo hanno attribuito al soprano di origini piemontesi, Isabella Giorcelli, il premio speciale "in ricordo di Roberto Cambri". Il riconoscimento, consistente in una bella creazione artistica del maestro artigiano Alberto Bellini, ormai da tre anni viene assegnato alla voce "rivelazione" dei "Corsi", nel ricordo del padre del direttore artistico della manifestazione, il maestro Riccardo Cambri. Abbiamo incontrato la signora Giorcelli in una breve ma piacevole conversazione.

Complimenti, signorina Giorcelli, per il riconoscimento che i docenti dei "Corsi Estivi di Perfezionamento" le hanno riservato. Ci racconta, brevemente, come lei ha deciso di fare del canto lirico la sua professione, (aggiungo) per altro, per nostra grande fortuna? Grazie dei complimenti Amo la musica sin da giovanissima come credo quasi tutti i bambini e ragazzi, ma la voglia di intraprendere il cammino della musica come professione è nato dall'attenzione e dal suggerimento di alcuni miei insegnanti della scuola dell'obbligo. E forse dalla necessità di cercare un'espressione personale di realizzazione. Nel mio cammino ho incontrato molte opportunità di crescita musicale, e ogni volta che canto sono consapevole che sono estremamente fortunata perché la mia professione è qualcosa che amo e che mi diverte, che mi entusiasma.

Quale è il motivo per cui ha scelto la signora Isabel Yi Man Chuan a supporto della sua preparazione tecnico-artistica? Inizialmente ho conosciuto artisticamente Roberto Abbondanza e l'ho profondamente apprezzato. Ero alla ricerca di una "scuola" che mi permettesse di completarmi come cantante e chiesi a Roberto un consiglio; lui mi disse che forse la signora Isabel Yi Man Chuan poteva essermi d'aiuto. L'ho conosciuta e malgrado le difficoltà iniziali ho trovato nel suo insegnamento e nella sua umanità una grande ricchezza e la risposta a tante domande che un cantante si può porre.

Quali sono le caratteristiche della tecnica vocale della maestra Isabel? E da che cosa fu maggiormente colpita nel vostro primo incontro di collaborazione? Direi che le caratteristiche fondamentali del suo insegnamento sono la cura approfondita della respirazione e del sostegno, la ricerca del suono flautato e l'omogeneità nell'estensione vocale. E la metodologia di studio sia tecnico che di repertorio, insomma quella che si può definire una vera "scuola di canto". Per me è stata una vera e propria  scoperta..La prima volta che ci incontrammo mi mise subito di fronte alla necessità di serietà, costanza e tenacia per poter ottenere (nel limite del possibile) risultati interessanti, ma era esattamente ciò di cui avevo bisogno. E devo dire che il suo aiuto non è mai mancato.

Chiamarla allieva dei Corsi Estivi di Perfezionamento di Castel Viscardo è un "tantino" riduttivo, poiché lei è già una brillante artista emergente considerevolmente apprezzata nel panorama italiano; quali sono state, sinora, le tappe più importanti della sua carriera di cantante lirica? La ringrazio per la considerazione sono comunque un'allieva, sempre c'è da imparare! Come dicevo prima, sono stata fortunata perché ho avuto modo di vivere esperienze professionali molto interessanti e gratificanti ad esempio a Palermo(Teatro Massimo), a Roma (Teatro dell'Opera, Auditorium Parco della Musica), a Milano (l'Orchestra G.Verdi), in Messico con la prima di un'opera su Don Quijote de la Mancha, e poi Atene, Istanbul, ecc.

In quali opere liriche si è già prodotta e quale è il suo personaggio "dei sogni", quello che vorrebbe interpretare in un prestigioso Teatro di tradizione? Devo dire che le mie esperienze operistiche riguardano soprattutto musica contemporanea, ma se dovessi "esprimere" un desiderio (la notte di S. Lorenzo è passata da poco!) mi piacerebbe qualche ruolo mozartiano come ad esempio La Contessa (Nozze di Figaro).

Una domanda che le potrà sembrare un po' strana Oggi, dopo diversi anni di studio e di attività artistica, con la musica si emoziona ancora come nei suoi inizi? O di più? Oppure di meno? Ovvio che l'esperienza aiuta e controllare gli effetti dell'emozione ma ogni volta che si sale su un palcoscenico c'è l'emozione del momento che non è mai identica a qualcosa di già vissuto. Sembra banale, ma ogni volta è come la prima volta..

Come riesce a vincere l'emozione, intensa e comprensibilissima, che le soggiungerà mentre è in piedi, sul palco, e sta cantando davanti ad un pubblico che è esclusivamente rivolto verso di lei? Credo sia una prova particolarmente impegnativa Tempo fa il panico mi faceva scherzi strani, così per un periodo ho smesso di cantare perché era più la sofferenza che la gioia. Ora è diverso; cerco di divertirmi e di non sentirmi sotto giudizio; è importante anche rispettare il pubblico con la serietà, la professionalità e la comunicatività. A volte capita, ad esempio, di dimenticarsi qualche parola o non cantare perfettamente, ma credo che l'importante sia cercare di trasmettere qualcosa il M.° Abbondanza dice sempre: divertiti!

Come si è trovata qui a Castel Viscardo? Cosa le resterà, nel suo cuore, di questa esperienza di studio ed approfondimento? Castel Viscardo è ormai una seconda famiglia! E' l'ideale per studiare Ogni volta che ritorno qui so che ritroverò calore, amicizia, solidarietà e affetto A parte l'utilità di un periodo di studio con maestri ineguagliabili, nel cuore rimane il piacere profondo di aver conosciuto e scambiato esperienze, ogni anno diverse, con colleghi e amici di tutto il mondo; rimane la certezza di uno scambio umano profondo. E il piacere di aver fatto musica con il maestro Cambi.

Pubblicato il: 24/08/2006

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