Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

Truffe ai tabaccai, banda sgominata

Una settantina di assegni rubati erano diventati lo strumento per mettere a segno altrettante potenziali truffe ai danni soprattutto di tabaccherie del Centro Italia. Un paio quelle che si erano consumate a Viterbo una, invece, in pieno centro storico ad Orvieto: il tutto per un totale di circa 8mila euro

ORVIETO - Una settantina di assegni rubati erano diventati lo strumento per mettere a segno altrettante potenziali truffe ai danni soprattutto di tabaccherie del Centro Italia. Un paio quelle che si erano consumate a Viterbo una, invece, in pieno centro storico ad Orvieto: il tutto per un totale di circa 8mila euro.  

La polizia del commissariato di piazza Cahen ci ha messo le mani e così, dalla denuncia dello scorso anno di una tabaccheria di via Duomo, dopo una lunga attività d'indagine, è arrivata a deferire alla magistratura tre pregiudicati, tra cui una donna, tutti dell'hinterland milanese.  

Si tratta di una trentenne - P.A. le iniziali - un trentacinquenne e un altro trentenne - le cui iniziali rispondono rispettivamente a C.F. e M.M..  L'accusa per loro è di associazione a delinquere finalizzata alla truffa.

Il pretesto era quello di acquistare un grosso stock di valori bollati per conto di qualche ufficio: nel caso della truffa perpetrata sulla Rupe una segretaria prima e un uomo poi, con spiccato accento settentrionale, si erano finti incaricati della Cgil regionale.  Dopo diversi contatti telefonici, poi, avveniva l'acquisto di persona, dietro pagamento tramite assegno.  L'assegno, appunto, che alla fine risultava non esigibile in quanto rubato.  Dalle indagini, infatti, è emerso che tutti i titoli di credito utilizzati per i colpi appartenevano ad un "blocchetto" di una settantina provento di un furto presso un deposito di una ditta di Settimo Milanese che tratta assegni per Banca Intesa e Banca Popolare di Milano.

Tre in tutto i titoli recuperati, per un valore che si aggira, come detto, intorno agli 8mila euro. Le persone denunciate sono già tutte note alle forze dell'ordine per reati contro il patrimonio.

Pubblicato il: 18/08/2006

Torna alle notizie...