Ancora un azione di peruginismo arrogante nei confronti di Orvieto e delle sue aspirazioni

di Dante Freddi

Ancora un azione di peruginismo arrogante nei confronti di Orvieto e delle sue aspirazioni.

L'Università di Perugia non intenderebbe infatti rinnovare per il prossimo anno accademico 2006-2007 il Protocollo d'intesa con la Fondazione per il Centro Studi Città di Orvieto per l'attivazione di un ulteriore nuovo ciclo formativo del Corso di Laurea in Ingegneria Informatica e delle Telecomunicazioni.
Sarebbe uno stop gravissimo all'attività del Centro studi Città di Orvieto ed alle aspirazioni di Orvieto e dell'Orvietano di costituire un riferimento universitario in ambito regionale.

Già ieri un'Ansa riportava la "notizia" diffusa dall'Ateneo che "è subordinata alla firma di una convenzione tra l' Universita' di Perugia e la Fondazione centro studi "Citta' di Orvieto", l' attivazione del corso di laurea in ingegneria informatica e delle telecomunicazioni, con sede a Orvieto".

La notizia non c'era ed il lancio d'agenzia sapeva di "messaggio" finalizzato ad aprire le ostilità pubblicamente. Voleva dire: "voi promuovete i corsi in ingegneria ed architettura, fate pubblicità e manifesti, ma sappiate che dipende da noi rinnovare o meno il corso in ingegneria.".

Ai perugini l'attivazione del corso di architettura con l'Università "La Sapienza" di Roma non è andato giù e le ritorsioni si sono fatte esplicite nel momento delle iscrizioni, quello più dannoso, comunque vadano le cose.  

Il nostro "appecoronamento" nei confronti della Lorenzetti e compagni e amici perugini e ternani e  del rettore Bistoni è una postura consolidata e accettata, forse anche goduta da qualcuno, ma è il momento, indipendentemente dalle appartenenze politiche, di gridare forte "basta" e provare ad alzare la testa e ritrarsi su.