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Il "nuovo" Museo Archeologico Nazionale di Orvieto

Il 5 agosto 2006 alle ore 18,00 sarà presentato al pubblico e agli studiosi.

Il 5 agosto 2006 alle ore 18,00 sarà presentato al pubblico e agli studiosi il nuovo allestimento del Museo Archeologico Nazionale di Orvieto, collocato nelle prestigiose sale del Palazzo Papale a fianco del Duomo della città. Il museo nacque nel 1983, affiancandosi al preesistente museo della Fondazione Faina e allo storico Museo dell'Opera del Duomo, i cui nuclei collezionistici erano stati raccolti fino dalla seconda metà dell'Ottocento; nel nuovo organismo si concentrarono i materiali provenienti dai nuovi scavi che la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Umbria aveva intrapreso fino dal momento della sua istituzione, nonché le importanti pitture parietali delle tombe Golini presso Porano, distaccate e restaurate dalla Soprintendenza di Firenze. Dopo oltre un ventennio si è sentita la necessità da un lato di migliorare l'offerta espositiva secondo criteri più attuali, dall'altro di presentare materiali che fino ad oggi non sono stati visti ad Orvieto."Purtroppo - dice il direttore del Museo, Prof. Paolo Bruschetti - gli spazi di cui il Museo può usufruire non sono adeguati, né per il momento - anche a causa delle precarie condizioni economiche in cui versa il Ministero, come in genere tutta l'amministrazione dei beni culturali - appare possibile ottenere nuove sedi, per le quali, peraltro, è in corso una trattativa con il Comune di Orvieto; pertanto, si è stati costretti ad un sistema alternativo, ma non per questo meno interessante, di rotazione di oggetti: a quelli già presenti da tempo nel Museo, si sono sostituiti altri corredi, in genere provenienti dalle necropoli orvietane, fino ad oggi in gran parte inediti, ma di enorme interesse sia per gli studiosi che per il grande pubblico. Si è scelto di mettere in evidenza i materiali provenienti da diverse tipologie di sepolture, anche di epoche diverse, così da tentare una nuova ricostruzione della vicenda storico-culturale che nella città della Rupe si è svolta nel periodo intercorrente fra le prime manifestazioni della presenza umana, fino alla sanguinosa distruzione operata dai Romani nel 264 a.C.". Il cammino storico, ricostruito attraverso i materiali esposti, viene ulteriormente messo in evidenza da un supporto didattico-didascalico del tutto rinnovato, che può contare anche sulla pubblicazione di una sorta di catalogo-guida, curato proprio dal Direttore del Museo, che partendo da alcuni dei materiali esposti si allarga fino a tentare - in termini accessibili alle varie fasce di utenti, ma non per questo privi di rigore scientifico - un inquadramento complessivo della storia antica della città."L'operazione che la Soprintendenza per i Beni Archeologici sta svolgendo (accanto al Museo era stato presentato negli anni scorsi il nuovo allestimento della necropoli etrusca di Crocifisso del Tufo con l'annesso Centro Visita e Documentazione, e quello dell'area archeologica di via della Cava, con il grande bastione murario appartenuto all'unica porta di accesso alla città) - dice ancora il Prof. Bruschetti - intende porsi come un momento dell'azione sinergica concordata sia con il Comune che con altre Istituzioni culturali orvietane - in particolare la Fondazione per il Museo 'Cluadio Faina', l'Opera del Duomo, il Centro Studi Città di Orvieto e la Curia Vescovile - finalizzata a dare una nuova immagine della storia cittadina e a promuoverne la fruizione presso ambiti sempre più vasti della popolazione locale e della grande quantità di visitatori che in ogni momento dell'anno affluiscono in città. Ciò appare tanto più necessario - e su questo tutte le componenti culturali sono concordi - in quanto allo stato attuale la massima percentuale di turisti affollano solo il Duomo e il pozzo di San Patrizio, monumenti di eccezionale valore, ma non tali da dare un'immagine totale della storia e dell'arte orvietana. Si auspica che, con la presentazione del nuovo allestimento, possa rendersi sempre più completa ed esaustiva la visita alla città e la comprensione dei fenomeni storici che sono alla base del suo attuale sviluppo".

"Plauso e grande soddisfazione per questa iniziativa anche da parte dell'Amministrazione Comunale - dice l'assessore alla Cultura, Teresa Manuela Urbani. Questo nuovo allestimento che la Soprintendenza ha inteso dare al Museo Archeologico Nazionale di Orvieto permette, infatti, di fruire di ulteriori opere appartenenti al periodo etrusco, che per problemi squisitamente logistici non era stato ancora possibile ammirare. Per questo siamo convinti che con la creazione di nuovi spazi anche grazie al progetto museale già pensato in passato, si possa risolvere quanto prima in modo significativo questa esigenza. Siamo consapevoli del fatto che bisogna lavorare su una soluzione per creare nuovi spazi e permettere una esposizione sinottica di tutta la storia etrusca poiché queste sono le nostre radici. Quando si parla di 'Orvieto Città Narrante', infatti, necessariamente dobbiamo parlare degli etruschi, farcendo emergere il notevole patrimonio di cui disponiamo e di cui potremmo disporre in futuro. A questo proposito va ricordato che è iniziata la campagna di scavo 2006 di Campo della Fiera, una campagna che nelle precedenti edizioni ha già riportato alla alcune reperti interessantissimi del periodo etrusco. A maggior ragione, quindi, potremmo avere ulteriori grandi sorprese relative all'arte etrusca per cui ci si pone l'obiettivo di ampliare l'offerta museale della nostra città".

Pubblicato il: 02/08/2006

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