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Ieri i funerali di Alessio Nulli

Il quindicenne di Guardea, scomparso tragicamente la notte di sabato scorso nel fuoristrada che ha sbalzato il suo ciclomotore tra i rovi

GUARDEA - Una bara bianca avvolta in un manto di fiori candidi. E' così che ieri mattina se ne è andato Alessio Nulli, il quindicenne di Guardea, scomparso tragicamente la notte di sabato scorso nel fuoristrada che ha sbalzato il suo ciclomotore tra i rovi, a margine del ponte di Cordigliano sulla Teverina dove il giovane ha trovato la morte. A piangerlo, nel giorno delle esequie, nella piccola chiesa di Montecchio e fuori, lungo il vicoli angusti del paese, c'era tanta gente soffocata da un dolore straziante: il papà Marino, la mamma Marcella, le sorelle e i fratelli, il nonno Bernardo, i cugini. Tristemente, tutti, già passati per lo stesso terribile lutto per la perdita, diciannove anni fa, di un altro figlio, di appena tre anni, annegato nelle acque del lago di Corbara. Ad Alessio i genitori avevano voluto dare lo stesso nome di quel bambino, amato e perso, senza sapere che il destino, beffardo, li avrebbe uniti in una comune, tragica sorte. E c'era tanta gente comune: una fila mesta di motorini, di amici, parenti e conoscenti arrivati dalle comunità di Baschi, Montecchio e Guardea dove la numerosa famiglia, che ha vissuto per diversi anni nella frazione di Civitella del Lago nel Comune di Baschi, è molto conosciuta. Al termine della cerimonia, officiata dal parroco del paese, il piccolo feretro bianco, sorretto dalle spalle di tanti giovani, è stato accompagnato a piedi in un lungo corteo che ha attraversato le strade del paese, fino al locale cimitero civico, appena fuori porta. Dove la salma del giovane è stata tumulata. All'origine della tragedia (così hanno chiuso il caso gli inquirenti), sembra ci sia stata una banale quanto fatale distrazione o forse più semplicemente un colpo di sonno, data l'ora tarda in cui è avvenuto l'incidente. Alessio, infatti, aveva lasciato gli amici, con cui era andato a ballare sabato notte, a Baschi, intorno alle 4 del mattino. Poi ognuno a casa propria. Tutti, tranne lui. Il cui letto, intonso, è stato notato dal fratello, intorno alle sette. Il dubbio è diventato presentimento, sconcerto, paura e, infine, strazio tre ore dopo. Quando dopo ricerche affannose in macchina e a piedi, il corpo del quindicenne è stato trovato senza vita con una brutta frattura all'altezza del collo, nella fitta vegetazione sotto il ponte di Cordigliano, a metà strada tra Baschi e Montecchio.

Pubblicato il: 02/08/2006

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