Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

Rassegna nazionale di teatro italiano premio Stella d'oro città di Allerona

Fino al 12 agosto. Il programma e le schede di compagnie e spettacoli

foto di copertina

Inizia oggi la decima Rassegna nazionale di teatro italiano premio Stella d'oro città di Allerona. La manifestazione è organizzata dalla Pro Loco di Allegrona, in collaborazione con il Comune di Allerona, con la Regione dell'Umbria e la Provincia di Terni.
Possono partecipare alla Rassegna i gruppi teatrali non professionisti residenti nel territorio nazionale che ne abbiano fatto domanda entro il 31 marzo 2006, anche con opere di autori stranieri. Saranno ammesse alla Rassegna dopo le fasi di selezione, sette compagnie scelte fra le iscritte. Le compagnie finaliste presenteranno il loro spettacolo in Piazza S. Maria di Allerona. Gli spettacoli avranno luogo nelle serate dal 29 luglio al 10 agosto 2006.
Info: Per informazioni la sede legale è fissata in Via A. Moro, 36 Allerona, (responsabile Patrizio Baldini) tel. 338.1128138, la sede operativa è presso il Comune di Allerona tel. 0763.628312 fax 0763.628117, responsabile Massimo Gilibini e-mail stelladoro.allerona@tiscali.it.
 

Sabato 29 Luglio
Compagnia Ma chi m'ò ffa fa
di Giuliano in Campania (NA)
in "Non ti pago" di Eduardo De Filippo
regia di Ciro Cirillo e Alfredo Scarpato


con:
 
Concetta                                      Assunta Pinto
Margherita                                  Anna Russo
Aglietiello                                   Ciro Cirillo
Luigi Frungillo                            Edoardo Morra
Vittorio Frungillo                        Simone Gattullo
Ferdinando Quagliuolo               Alfredo Scarpato
Mario Bertolini                           Elio de Matteis
Stella                                           Valentina Pino
Carmela                                       Elisa Guarracino
Don Raffaele                               Franco Serrapiglia
Lorenzo Strumillo                       Enzo Gattullo
Erminia                                       Annarita Scarpato      
                                               

La compagnia: nasce nel 1995 con lo scopo di valorizzare e diffondere la cultura teatrale napoletana. Il repertorio della compagnia ha spaziato dai testi classici di Scarpetta e De Filippo ad autori più moderni come Gaetano Di Maio e Samy Fayad, fino ai contemporanei Gerardo Marotta, Antonio Cicerone, Marino Gennarelli, Gerry Petrosino, avendo sempre come riferimento la cultura napoletana. Numerosi i premi ottenuti nei vari concorsi a cui il gruppo ha partecipato, in particolare: Rassegna "Solo per amore" del Teatro Sannazaro di Napoli (2000), Rassegna Cetarateatro di Cetara (SA) (2003), Premio Città di Sarno (SA), Rassegna Nazionale di S. Martino al Cimino (VT), Rassegna Nazionale Sorgenti dell'Esino di Esanatoglia (MC), Rassegna Teatro Spontaneo di Arezzo e Rassegna Grifone d'Oro di Guardia Sanframondi, tutti nel 2005. La compagnia inoltre svolge ogni anno attività di beneficenza con rappresentazioni a favore della Caritas.    

L'opera: Napoli,desideri e quaterne;defunti incontrati in sogno e speranze che si intrecciano con i numeri del banco del lotto. Napoli,una delle sue più radicate tradizioni,la sua scaramanzia,i suoi percorsi nascosti,i ragionamenti che sfuggono ad ogni logica,per trasformarsi in ambi e terni,miraggi di grandi vincite e cocenti delusioni,puntualmente archiviate dall'improbabile speranza di rifarsi alla prossima estrazione;è questo che Eduardo De Filippo volle raccontare in "Non ti pago",una commedia considerata ancora di estrema attualità poiché caratterizzata da elementi tutt'ora presenti nella tradizione napoletana come la superstizione e la scaramanzia. Il tutto arricchito da un misto di tristezza ed ironia

L'autore: Eduardo De Filippo nasce a Napoli nel 1900, nel 1920 forma con i fratelli Peppino e Titina una compagnia teatrale, nel 1945 la compagnia si riduce ai soli Eduardo e Titina e nel 1951, dopo la morte della sorella, al solo Eduardo. Nel 1953 acquista e restaura il Teatro S. Ferdinando di Napoli, fondato nel 1790, riportandolo agli antichi splendori. Le opere di Eduardo De Filippo, dal 1945, portano sulla scena "una Napoli moralmente inquietante", in cui si rappresenta quotidianamente una commedia umana amara e grottesca". Figlio d'arte, Eduardo nelle sue opere, comiche e tragiche al tempo stesso, ha dato vita a personaggi e situazioni che trascendono la dimensione locale o dialettale dei contenuti e della lingua. Se l'efficacia mimica ne faceva un interprete irripetibile, il successo delle numerose traduzioni e rappresentazioni in altre lingue delle sue opere teatrali ne testimonia l'autenticità del messaggi. Tra le più famose: Natale in Casa Cupiello (1931), Napoli milionaria (1945), Filumena Marturano (1946), Questi fantasmi (1946) e Gli esami non finiscono mai (1974).

 

Lunedì 31 Luglio
Compagnia I Falsi in bilancio
di Roma
in "La brocca rotta" di Heinrich Von Kleist
regia di Pino Smiraglia

Roberto Paletti    Walter, Consigliere di giustizia
Pino Smiraglia    Adam, Giudice del villaggio
Pier Luigi Licenziato   Licht, Cancelliere
Stefania Tanca    comare Marta Rull
Elisabetta Aglianò   Eva, figlia di Marta
Francesco Fischetti   Vito Tumpel, contadino e servitore
Dario Ciotoli    Roberto, figlio di Vito
Giulia Galloni    comare Brigida
Ludovina Cocco    Greta, cameriera di Adam
Irene Tiberi    Lisa, cameriera di Adam

La compagnia: il gruppo si è recentemente formato all'interno dell'Associazione "Menti & Pigmenti" di Roma e "La brocca rotta" è in assoluto il primo lavoro portato in scena.

L'opera: ambientata nell'Olanda del '600, La brocca rotta è la commedia dell'infondatezza, della presunzione che possa esistere una giustizia umana, laddove l'uomo è un essere egoista e fallibile per natura. Ogni uomo "reca in se il proprio inciampo", dice il giudice Adam all'inizio della commedia, ed in effetti ognuno dei personaggi porta con se una pecca da nascondere, una miseria di cui vergognarsi, una mira da raggiungere ad ogni costo.

L'autore: Heinrich Von Kleist, nato a Franfurt on Oder nel 1977, viene ricordato, oltre che per la sua  vita sregolata e inquieta, che lo portò a morire suicida a Postdam nel 1811, per la sua produzione di drammi, uno su tutti "Il Principe di Homburg". Kleist ha scritto poi la più bella e corposa commedia del teatro tedesco "La brocca rotta" appunto, non una semplice occasione di ilarità, ma tipico esempio della radicale tragicità e problematicità di tutta la sua opera.

Mercoledì 2 Agosto
Compagnia la Pozzanghera
di Genova
in "Ora no tesoro" di Ray Cooney regia di Lidia Giannuzzi
replica ad Acquapendente (VT) Giovedì 3 Agosto

La compagnia: "La Pozzanghera viene costituita formalmente nel 1988 e deve il suo nome ad una momentanea assenza di inventiva da parte dei componenti. La compagnia nel corso degli anni ha rappresentato numerose opere tra cui: "Trappola per topi" di Agatha Cristie  (1990); "La morte bussa" di Woody Allen (1992); "Amleto in salsa piccante" di Aldo Nicolaj (1995); "Chi ruba un piede è fortunato in amore" di Dario Fo (1997);"Locanda Almayer" di Alessandro Baricco (2000);"Delitti perfetti" di Max Aub e "Macbeth" di William Shakespeare (2004);"Sogno di una notte di mezza estate" di Willim Shakespeare e "Ora no tesoro" di Ray Cooney (2005). La compagnia ha partecipato a molte manifestazioni aggiudicandosi numerosi premi come quello per la migliore regia a Lidia Giannuzzi al 9° Festival Nazionale FITA di Viterbo nel 2004.

L'opera: Ora no tesoro! Non è una commedia, come si potrebbe facilmente pensare, ma una farsa, genere di cui l'autore rivendica l'importanza e la dignità. La farsa ha molte più similitudini con la tragedia che con la commedia. Mentre la commedia tratta di persone eccentriche inserite in un contesto normale, viceversa la farsa e la tragedia trattano di persone normali inserite in situazioni eccentriche. La storia si svolge in una esclusiva pellicceria londinese dove Gilbert, socio della moglie, Maude, e dell'amico Arnold, pensa di regalare un visone da 5.000 sterline a Janie spogliarellista di professione per indurla a diventare sua amante. Per non insospettire Harry, marito di Janie, decide di sborsare di tasca propria gran parte della somma per "vendere" il visone ad un prezzo stracciato, coinvolgendo nel gioco un recalcitrante Arnold. Harry fiutando l'affare accetta di comprare il visone non per la moglie, ma per Sue, sua segretaria e amante. Tutto sembra filare senza intoppi quando

L'autore: Autore, attore, produttore, e regista, Ray Cooney è senz'altro una tra le più prolifiche e importanti figure del teatro inglese ed europeo. La sua prima opera teatrale "One for the Pot" (scritta in collaborazione con Tony Hilton) risale al periodo in cui era attore della compagnia di Brian Rix. Seguiranno tra gli altri "Chase me Comrade", "My Giddy Aunt", "Not Now Darling", "Move Over Mrs Markham", "Two into one", "Out of Order" e "Funny Money".
Produttore teatrale attivissimo e con notevole talento. Oltre alle sue commedie produce: "Whose Life is It Anyway" di Brian Clark con Tom Conti, che esporta anche a Broadway; "They're Playing Our Song" di Simon sempre con Tom Conti, "Chicago", e altri innumerevoli successi. E' fondatore del "Theatre of Laughter Company" con sede allo Shaftesbury Theatre di Londra. La nascita di questa compagnia risale proprio allo stesso periodo in cui, proprio allo Shaftesbury, "Run for Your Wife" (questo il titolo originale di "Taxi a due piazze") sbaragliava i botteghini del West-End londinese cominciando una corsa che lo avrebbe portato al sorprendente numero di oltre 3500 repliche. Dobbiamo ringraziare Garinei & Giovannini se il teatro di Cooney si è fatto conoscere anche in Italia: con la regia di Pietro Garinei ricordiamo "Taxi a due piazze" e "Se devi dire una bugia, dilla grossa".


Venerdì 4 Agosto
Premio "Stella d'Argento" dedicato ai monologhi
Mariarosa Franchini di NOVARA
In "Cumuli neri portano pioggia" di Maria Adele Garavaglia

Mariarosa Franchini: nata a Lovere (BG) nel 1964 e residente a NOVARA, opera all'interno dell'Associazione I Sognatori di NOVARA.

L'opera: è la primavera del 1450, a Vespolate, borgo della campagna novarese, una neonata muore in circostanze poco chiare. La madre, accusata di averla uccisa, viene processata e condannata per infanticidio, poi graziata, ma sbandezzata. Dagli atti del processo storico a Giovannina di Vespolate prende vita una pièce teatrale dove il dramma si intreccia alla commedia, il bene si confonde con il male, il vero rimane un'ambizione. Il monologo mantiene un ritmo serrato, articolandosi su piani temporali e spaziali diversi. Ora i fatti vengono narrati, ora i personaggi irrompono sulla scena a rivivere il loro dramma o la loro commedia, ma essi stessi ricostruiscono la memoria di ciò che fu e lo narrano a noi, dal loro punto di vista. Il pubblico stesso diviene più volte protagonista del dramma, il passato è sul palcoscenico, il presente in platea, ma capita che il passato irrompa fra il pubblico stesso, quasi a chiedere conto di ciò che fu. Perché, forse, passato e presente non poi così distanti.

Sabato 5 Agosto
Il teatro dei Picari
di MACERATA
in "Menecmi" di F. Facciolli e G.R. Festa
regia di Francesco Facciolli


con:
Prologo                                   Mariangela Bruscantini e
                                                Michela Sacchi


Egeone                                    Maurizio Vallesi
Adriana                                   Stefania Colotti
Luciana                                   Barbara Manconi                               
Frigia                                       Cinzia Zanconi 
Erotia                                       Scilla Sticchi          
Gratia                                       Michela Sacchi
Letizia                                      Mariangela Bruscantini
Cotica                                       Cinzia Pacioni
Balthazar                                  Riccardo Nocelli
Pizzico                                     Andrea Pensini
Critone                                     Mauro Molinari
I gemelli Dromio                     Gigi Santi
I gemelli Menecmo                  Francesco Facciolli

La compagnia: L'Associazione nasce a Macerata, agli inizi del 1995, nell'ambito di un gruppo di amici, tutti o quasi attori amatoriali. Esordisce con La Grande Magia, di Eduardo De Filippo, ed ottiene un lusinghiero successo di pubblico e di critica Alla fine del 1995 il Gruppo allestisce uno dei più conosciuti lavori di Eduardo, Questi fantasmi!, per la regia di Francesco Facciolli, lavoro che segna per i Picari la consacrazione a livello nazionale. Nel 1996 ottiene infatti la Stella d'Oro alla 1^ Rassegna Nazionale Premio "Stella d'Oro" di Allerona (TR) e, nel 1997, il premio per il miglior attore protagonista, lo stesso Francesco Facciolli, alla Rassegna Nazionale Città di Chioggia. Del  1997 è l'allestimento dell'opera originale, Voglia di Volare, tratta da un testo di Sergio Cecconi. L'Associazione organizza anche La Granzuccata del Picaro, Rassegna Nazionale di Teatro Amatoriale, che si tiene ogni anno a Macerata. Un'esperienza particolare è poi l'allestimento de Il Figlio dell'Uomo, testo di Sergio Cecconi basato sulle Sacre Scritture. Nel 1998 è la volta de L'Avaro di Moliere. Nel centenario della nascita di Eduardo De Filippo i Picari mettono in scena il suo ultimo capolavoro: Gli esami non finiscono mai con cui ottengono il premio per il miglior allestimento al 10° Festival Teatrale Nazionale di Gorizia  ed al Festival delle Muse, ed il 2° posto al Festival Nazionale Città dei Fiori di Pescia (PT). Nel 2001 nasce la collaborazione con il SER.MI.GO., un gruppo di volontariato attivo in opere di assistenza all'infanzia in Kenia. La collaborazione prosegue nel 2002, con la pubblicazione del libro Ama il prossimo tuo come te stesso o almeno rispettalo, una raccolta di versi e racconti realizzato a cura dei Picari, il cui ricavato viene devoluto al movimento missionario. Con lo stesso spirito i Picari recitano, nel 2003, a favore dei meninhos de rua brasiliani, in collaborazione con la ONLUS Amici del Brasile.
L'opera: "Menecmi","la commedia degli equivoci",è frutto della fusione e della rielaborazione di due opere, "Menaechmi "di Plauto e "The Comedy of Errors" di Shakespeare. Tema centrale della vicenda è lo scambio di persona che ritroviamo per l'appunto in entrambi gli autori, con la piccola modifica che, questa volta, le coppie di fratelli identici sono due, il che  arricchisce la vis comica. Fa da sfondo un'atmosfera evocativa e surreale, creata da musiche e danze, al cui ritmo si muovono i personaggi, immersa nel contesto esotico e fiabesco di un'isola immaginaria ove tutto può succedere. Così sono nati i "Menecmi", due gocce d'acqua che, prima divise, poi "si incontrano si guardano e stupite si riconoscono E ciò che strano destino aveva separato, un ancor più strano destino, infine, felicemente ricongiunge". 

L'autore: Francesco Facciolli, napoletano trapiantato a Macerata discende da una famiglia con grandi tradizioni artistiche. Appassionato di musica e letteratura, dopo brevi esperienze in altri gruppi ha poi contribuito in maniera determinante ai successi del Teatro dei Picari. Ha iniziato la sua attività come attore, proseguendo poi come regsita ed ora con quest'ultimo lavoro su Pulcinella anche come autore dei testi. Ha già conseguito numerosi premi come attore e regista con gli spettacoli proposti dal Teatro dei Picari.
 


Domenica 6 Agosto
Il Teatro della Nebbia di Casale Monferrato (AL)
in "La strana coppia" di Neil Simon regia di Fabio Fazi
replica ad Acquapendente (VT) Lunedì 7 Agosto


con:
Oscar                                   Gigi Rossi
Felix                                    Fabio Fazi 
Speed                                   Luca Visconti
Murray                                 Roberto Rizza
Cecilia                                  Lucrezia Guglieri
Guendalina                          Maddalena Greppi


La compagnia: "Il Teatro della nebbia" è una compagnia nata nel 2000 all'interno del "Laboratorio Artistico Piccolo Sipario" ed è composta da un gruppo di attori formatisi in importanti scuole di recitazione e con molti anni di esperienza teatrale alle spalle. Il gruppo ha preso parte a molti concorsi ottenendo ottimi risultati. In particolare con "Non tutti i ladri vengono per nuocere" di Dario Fo migliore regia al 5° Premio "Stella d'Oro" di Allerona (TR), migliore spettacolo e migliore attore al Concorso Teatro al Centro di Torino. Con "Toccata e fuga" di DerekBenfield migliore spettacolo, migliore attrice e migliore attore al Festival Nazionale di S. Martino al Cimino (VT), migliore attore al Festival Nazionale di Vimodrone (MI) e al Concorso "Le meraviglie d'Italia" di Longiano (RN), migliore regia al 9° Premio "Stella d'Oro" di Allerona (TR).

L'opera: Due amici divorziati decidono di vivere insieme,nonostante la differenza abissale di personalità che li divide: all'anarcoide,donnaiolo e disordinato Oscar si contrappone Felix, divorziato inconsolabile,ipocondriaco,pignolo e maniaco della pulizia. L'effetto di questa convivenza produrrà battute fulminanti e gags esilaranti. Lo spettacolo offre però anche la possibilità di una lettura più introspettiva,che induce a riflettere sulla fragilità e le nevrosi dell'uomo moderno. Tutti i protagonisti,con il loro carico di umanità e alienazione, ci fanno pensare che forse aveva ragine Oscar Wilde nel sostenere che il matrimonio non è che l'unione di due solitudini.

L'autore: Neil Simon nasce a New York nel 1927. Si fa le ossa come autore di gag per comici televisivi, e dal 1961 dà alle scene una serie pressoché ininterrotta di copioni di successo, che per quantità e continuità non hanno precedenti nella storia di Broadway. Comincia con farse come A piedi nudi nel parco (1963), La strana coppia (1965), Appartamento al Plaza (1968), L'ultimo degli amanti infuocati (1969). Passa in seguito a testi dove alla comicità si mescola una punta d'amarezza e introspezione, come Il prigioniero della Seconda Strada (1972) e I ragazzi irresistibili (1972); in questa fase drammaturgica evoca con ironica nostalgia il proprio passato con Capitolo secondo (1977), Brighton Beach Memoirs (1983), Biloxi Blues (1984), Smarrito a Yonkers (1991) e Risata al 3° piano (1993). Scrive inoltre libretti per musical, adattamenti da racconti di Cechov e dalla Bibbia, sceneggiature cinematografiche. Quasi tutte queste opere ottengono centinaia di repliche a New York, vengono tradotte in film e rappresentate con successo anche in Europa, facendo di Simon il più grande commediografo vivente. Le sue commedie appartengono al teatro brillante, commerciale, e ne rispettano le regole, preoccupandosi di fornire favole avvincenti costellate da battute di sicuro effetto comico. I suoi lavori sollecitano nel pubblico della "middle-class" americana un processo di identificazione presentando personaggi, più o meno inseriti nell'ambiente che li circonda, i quali, davanti a un mondo non più comprensibile, si rendono conto della propria solitudine e fragilità, anche se le esigenze del lieto fine li spingono in qualche modo a guardare al futuro con un pizzico di ottimismo e autoironia.


Lunedì 7 Agosto
Premio "Stella d'Argento" dedicato ai monologhi
Mauro Monni di FIRENZE
in "Feltrinelli,una storia contro" di Mauro Monni

Mauro Monni: grafico pubblicitario vive e lavora a Cadenzano (FI). Figura eclettica, da oltre dieci anni collabora con diverse riviste culturali e ha pubblicato vari romanzi di narrativa. Nel 1995 ha vinto il secondo premio al Concorso letterario Livio Paoli col romanzo "Se ricominciare è una questione di scelte". Nel giugno 2005 è uscito il suo ultimo romanzo "Visto da qua (il cielo è ancora più blu)" che sta ottenendo recensioni di ottimo livello. Attore teatrale, da diversi anni lavora nei Match di Improvvisazione Teatrale, diventandone attore ed arbitro professionista. Ha partecipato a varie produzioni sul teatro-racconto interpretando, tra gli altri, testi di Calvino (Le città invisibili), Wilder (Piccola città) e Pavese (Dialoghi con Leucò)

L'opera: narra la storia del nostro paese dal dopoguerra fino alle stragi di stato e gli anni di piombo visti (almeno fino al 1972) dagli occhi di Feltrinelli, appunto. Lo spettacolo è suddiviso in tre parti: la prima inizia con Giangiacomo bambino e si sviluppa con la scoperta della militanza politica e i primi scontri col Partito dopo l'invasione russa in Ungheria questo è un periodo fondamentale per lui che, proprio in questo momento, si inventa editore creando quasi casualmente il primo successo editoriale arrivando addirittura al Nobel con il "Dottor Zivago" di Pasternak. La seconda racconta come sia nato lo Zivago, un romanzo nel romanzo, gli scontri con Togliatti, l'abbandono del Partito, le minacce da Mosca, arrivando alla consacrazione e alla fama mondiale. Sono gli anni della rivoluzione cubana e Feltrinelli, convinto di realizzare un nuovo bestseller con un'intervista-verità a Fidel Castro, scopre la realtà cubana con tutto ciò che ne conseguirà. La terza ed ultima parte sviluppa proprio il contesto italiano di quegli anni, la clandestinità dopo Piazza Fontana perché era stato accusato della strage, fino all'ancora misteriosa morte (incidente? Omicidio commissionato dai servizi segreti?) su un traliccio milanese dell'alta tensione.


Martedì 8 Agosto
Compagnia Teatrale Altinate di VENEZIA
in "La casa di Bernarda Alba" di Federico Garcia Lorca
regia di Riccardo Mangano
con:
Bernarda Alba     Adriana Lepscky
M. Josefa, madre di Bernarda  Liliana Grassi
Angustias, figlia di Bernarda Giulietta Biondo
Maddalena, figlia di Bernarda  Laura Dall'Acqua
Amelia, figlia di Bernarda  Antonella Aricò
Martirio, figlia di Bernarda  Barbara Conte
La Ponzia, domestica   Barbara Tasca
Serva     Antonella Zanoni
Prudenza    Anna Alberti

La compagnia: la Compagnia Teatrale Altinate nasce nel 1998, fondatore e direttore artistico è Riccardo Mangano, siciliano trapiantato a Mogliano Veneto. Le sue regie hanno l'obiettivo di mettere la recitazione, in quanto tale, al primo posto, privilegiandola rispetto alla scenografia ed ai costumi a dimostrazione che anche attori amatoriali possono dedicarsi al teatro con dedizione, passione, fatica e amore. La compagnia ha rappresentato le sue opere in ambito regionale, ma non solo, partecipando anche a diversi concorsi nazionali come il Premio "Stella d'Oro" di Allerona (TR) e il Festival Città dei Fiori di Pescia (PT), nel 2006 ha vinto il premio del pubblico alla Rassegna di Concordia Sagittaria. Tra le produzioni della compagnia ricordiamo: "Il berretto a sonagli" di Luigi Pirandello, "L'orso" "I danni del tabacco" e "La proposta di matrimonio" tutte di Anton Cechov, "La casa di Bernarda Alba" di Federico Garcia Lorca, "E baruffe in fameja" di G. Gallina, "L'imbriago de sesto" e "La scorseta de 'imon" di Gino Rocca e "Pericolosamente" di Eduardo De Filippo.

L'opera: La casa di Bernarda Alba è considerato il capolavoro di Garcia Lorca ed è una delle più importanti opere del teatro spagnolo contemporaneo. Dramma di sobria e cupa potenza, equilibrato ed essenziale, completamente spoglio di ornamenti superflui, preciso e serrato: un "documentario fotografico" come lo definisce lo stesso autore. Come le precedenti opere anche questa è nutrita di ricco e genuino umore di vita spagnola paesana, intrisa di passioni cocenti e fatali in senso veramente tragico. In questa storia di donne, con Bernarda Alba al centro, tirannica e prepotente, e le altre intorno, asservite anche se non sempre dome, tutte esasperate da un'assurda claustrazione, non si può non cogliere un disperato bisogno di libertà, l'ansia di spezzare un involucro soffocante di ipocrisie e di segrete, feroci, violenze.

L'autore: Federico Garcia Lorca nasce il 5 giugno 1898, a Fuente Vaqueros nel cuore della Vega di Granata. Si laurea in giurisprudenza nel periodo in cui la Spagna vive una situazione politica drammatica dovuta all'instaurazione della dittatura militare del generale Primo De Rivera. Nel 1931 da vita al progetto La Barraca, teatro dell'Università di Madrid, che darà rappresentazioni in tutto il paese. Lorca non è stato solo un grande poeta ed autore di teatro: suonava il pianoforte e la chitarra, disegnava, dipingeva, cantava e recitava. Tra le sue  principali opere teatrali ricordiamo: Mariana Pineta, Yerma, Nozze di sangue, Amore di Don Perlimplin con Belisa, Donna Rosita nubile. Nel 1936 fu ucciso dai falangisti nel vallone di Viznar.


Giovedì 10 Agosto
Compagnia Namastè di LECCO
in "L'importanza di chiamarsi Ernesto" di Oscar Wilde
regia di Marco Ongania

con:
John Worthing                                     Adolfo Castoldi
Algernon Moncrieff                             Francesco Colombo
Miss Gwendolen Fairfax                     Chiara Fumagalli
Miss Cecily Cardew                            Enrica de Simone
Lady Bracknell                                    Sonia Prete
Miss Prism, tutrice                               Franca Colombo
Chasciable, reverendo                         Giancarlo Anghileri
Lane, maggiordomo                            Giovanna Negri
Miss Mary, cameriera                          Lucia Ghilardi


La compagnia: "L'Associazione Culturale Namastè" viene composta nel 2000, da alcuni ex attori della compagnia OG, scioltasi nel 1995. La compagnia è stata presente a molte rassegne tra le quali  ricordiamo "Una città sul palcoscenico" organizzata dal Cenacolo Francescano di Lecco. Molti gli spettacoli messi in scena tra cui: "Con tutto il bene che ti voglio" di Luciano Lunghi (2000);"L'uomo che ho" di Laura Boerci (2002); "La cena dei cretini" di Francio Weber (2005), che ha anche ottenuto i premi come miglior rappresentazione alla rassegna del Teatro Amatoriale Lecchese; "L'importanza di chiamarsi Ernesto" nel 2006 di Oscar Wilde. La regia, fino al 2004 , è stata affidata con grande successo a Giancarlo Anghileri, nel 2005 il ruolo è passato a Marco Ongania.

L'opera: Il bunbureggiamento è la principale attività di Algy Moncrieff,che utilizza la cagionevole salute del suo amico immaginario Bunbury, per sfuggire agli impegni mondani a cui sarebbe altrimenti costretto. Da part sua Jack Worthing si è inventato lo sciagurato fratello Ernest per godersi un po' di riposo e soprattutto per poter frequentare l'amata Gwendolen, cugina di Algy. Ma per quanto faccia, Jack non può nascondere alla madre di Gwendolen le sue umili origini, e per questo lei non acconsentirà mai al loro matrimonio. Senza contare che Gwendolen, non potrebbe mai amare Jack, se non si Chiamasse Ernest Una situazione complicata insomma, che si complica ancora di più quando Algy va a trovare Jack nella sua casa di campagna, fingendosi il fratello di Ernest, al solo scopo di conoscere Cecily, la pupilla di suo "fratello"

L'autore: Oscar Wilde nacque a Dublino il 16 Ottobre del 1854.  Allevato nella religione protestante, studiò alla Portora Royal School di Enniskillen ed al Trinity College di Dublino, dove si distinse come grecista e latinista, e dove vinse una borsa di studio per il Magdalene College di Oxford; vi rimase fino al 1878,quando si trasferì a Londra. Qui Wilde si autoproclamò capo del "movimento estetico" e si dedicò ad un'alacre vita mondana, segnalandosi presto per la sua stravaganza. In seguito si trasferì, prima a New York e, poi a Parigi dove diffuse il movimento estetico e si avvicinò al mondo letterario. Successivamente tornò in patria e,fra il 1887 e il 1885, scrisse le sue migliori opere, come il famoso romanzo"Il ritratto di Dorian Gray ",1891. Nel frattempo conobbe un grande successo come scrittore di commedie: "Una donna senza importanza", 1894; "Un marito ideale", e "L'importanza di chiamarsi Ernesto", 1895, sono le sue opere migliori. Nel 1897 fu condannato a due anni di carcere, con l'accusa di essersi dato a pratiche omosessuali, allora proibite dal governo inglese. Scontata la pena, Wilde morì di meningite, in un modesto albergo parigino, il 30 Novembre 1900.

Sabato 12 Agosto
"Megaplus" di Piermaria Cecchini
con Piermaria Cecchini, Erika Piddu e Luciano Giugliano

Uno spettacolo divertente e scanzonato su gli accidenti della vita e dell'amore, su i paradossi esistenziali, sulle  paure ed i timori del futuro.. su i nostri vizi più nascosti.. sull'illusione di ottenere dalla vita e dalle cose il meglio anzi no.. il plus... no... il megaplus...
Piermaria Cecchini  attraversa il nostro quotidiano con la semplicità dell'affabulatore raccontandoci disavventure che ci rassomigliano e delle quali non possiamo far altro che ridere.. la grazia di Erika Puddu ci rasserena con i suoi passi leggeri.. con  la sua grazia nel danzare e la sua ironia comica quando c'è da far ridere, ed infine Luciano Giugliano, anima partenopea..  sempre in cerca di nuova occupazione.. sarà il giusto tormentone di questo spettacolo nato con l'esclusivo intento di divertire divertendo.

Piermaria Cecchini
Attore poliedrico e multiforme  deve la sua popolarità alle numerose apparizioni in fiction televisive di successo, ultime in ordine di tempo Il bello delle donne, Carabinieri, Il maresciallo Rocca,   ma la sua formazione artistica trova origine nel teatro dove debutta giovanissimo sotto la direzione artistica di Luigi Squarzina. Perfeziona la sua crescita professionale con anni di studio e di sperimentazione fino ad approdare sulle scene dei più importanti teatri italiani rivestendo sempre il ruolo di protagonista o comprimario. Ricordiamo tra le ultime rappresentazioni: Testimoni di A. Longoni con A. Gassman e G. Tognazzi; ll Caso Fedra con Pamela Villoresi; Liliom da Molnar con Massimo Venturiello; Casina di Plauto, Arcicoso da Pinget, Uno sguardo dal ponte di  A. Miller, L'uomo dal fiore in bocca di L. Pirandello, .
Cecchini però non è solo attore, è autore e regista. Ha firmato numerosi lavori teatrali, ultimi in ordine di tempo: Intrappolati, Altofragile e Autovelox. Inoltre è autore anche di due drammi sacri: Il sapore del pane per la beatificazione di Padre Annibale di Francia e A sud di Dio sul martirio dei santi Valentino e Ilario
Diverse le sue partecipazioni anche nel mondo del cinema, 14 film al suo attivo. Nel 1999 vince il premio Giovane Cinema Italiano come miglior attore protagonista per il film Boom con la regia di A. Zaccariello e nel 2005 il Premio Petrolini per il teatro.
Attualmente è  impegnato nell'allestimento del musical Giovanna D'Arco di cui è coregista  accanto a Franco Miseria, allo spettacolo Squali in scena ad ottobre al Teatro Sistina in Roma, alla fiction Di che vizio sei per la regia di P. Pingitore ed al monologo con orchestra (pomeriggi musicali di Milano) A proposito di Mozart di Roberto Iovino.

 

Pubblicato il: 29/07/2006

Torna alle notizie...