Formazione professionale. Inaugurata la Carta dei servizi
Carta dei servizi.La sua funzione è far conoscere le modalità di erogazione del servizio, per rendere più facile orientarsi nell'offerta formativa. Il centro di Orvieto è stato inaugurato a dicembre La cosa fondamentale è che tali strutture assicurano la
Cronaca
La Carta servizi è uno strumento comunicativo nuovo, una bussola per orientarsi nell'offerta formativa dei Centri di formazione professionale dell'Amministrazione provinciale di Terni. La sua funzione è far conoscere le modalità di erogazione del servizio, al fine di facilitare la partecipazione degli utenti alle iniziative proposte. Le sedi delle attività sono Narni e Terni, che costituiscono ormai da decenni un punto di riferimento per i rispettivi comprensori, e la nuova struttura di Orvieto, inaugurata ufficialmente nel dicembre scorso, che garantisce sostanzialmente la copertura del restante territorio.
Le strutture formative provinciali stanno vivendo da diversi anni una fase di trasformazione e di evoluzione, passando da luoghi nei quali venivano realizzate solo attività formative per allievi in uscita dalla scuola dell'obbligo a sedi che svolgono attività per 12 ore al giorno, a 360 gradi. La "mission" principale continua ad essere la formazione professionale iniziale, per garantire l'offerta formativa ai giovani in uscita dalla scuola dell'obbligo. Accanto a questa funzione si sono affiancate esperienze significative con il sistema scolastico ed imprenditoriale, attività sempre più numerose rivolte ad un'utenza diversificata, fra cui l'incremento della presenza femminile fra gli allievi, la costruzione di un Sistema qualità dei centri, l'attenzione sempre maggiore rivolta alle fasce deboli, le forme di gestione in partenariato con soggetti terzi. La cosa fondamentale è che tali strutture assicurano la funzione pubblica, che è necessaria, e continueranno a garantirla.
La Carta dei servizi dà informazioni su tutti questi aspetti. È un documento operativo che definisce processi mutevoli nel tempo e pertanto sarà sottoposta a implementazioni e revisioni, magari con l'apporto sempre più ampio di tutti gli attori coinvolti nel sistema: scuole, aziende, agenzie formative, rappresentanti degli Enti locali, organizzazioni sindacali, associazioni di categoria, famiglie.
Le strutture formative provinciali stanno vivendo da diversi anni una fase di trasformazione e di evoluzione, passando da luoghi nei quali venivano realizzate solo attività formative per allievi in uscita dalla scuola dell'obbligo a sedi che svolgono attività per 12 ore al giorno, a 360 gradi. La "mission" principale continua ad essere la formazione professionale iniziale, per garantire l'offerta formativa ai giovani in uscita dalla scuola dell'obbligo. Accanto a questa funzione si sono affiancate esperienze significative con il sistema scolastico ed imprenditoriale, attività sempre più numerose rivolte ad un'utenza diversificata, fra cui l'incremento della presenza femminile fra gli allievi, la costruzione di un Sistema qualità dei centri, l'attenzione sempre maggiore rivolta alle fasce deboli, le forme di gestione in partenariato con soggetti terzi. La cosa fondamentale è che tali strutture assicurano la funzione pubblica, che è necessaria, e continueranno a garantirla.
La Carta dei servizi dà informazioni su tutti questi aspetti. È un documento operativo che definisce processi mutevoli nel tempo e pertanto sarà sottoposta a implementazioni e revisioni, magari con l'apporto sempre più ampio di tutti gli attori coinvolti nel sistema: scuole, aziende, agenzie formative, rappresentanti degli Enti locali, organizzazioni sindacali, associazioni di categoria, famiglie.
Pubblicato il: 16/04/2003