Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

E' il giorno della verità per il tribunale di Orvieto

Mocio incontra stasera il ministro della Giustizia Mastella

ORVIETO - E' il giorno della verità per il tribunale di Orvieto: è fissato per stasera alle 18,30 al Ministero della Giustizia a Roma, l'incontro fra il Guardasigilli onorevole Clemente Mastella e le rappresentanze istituzionali del Comune, del palazzo di giustizia orvietano e degli Avvocati. Al centro della discussione la questione della razionalizzazione dei cosiddetti tribunali minori (38 quelli che in Italia attualmente rischiano la soppressione). Nel riferire in consiglio la data dell'appuntamento il sindaco Stefano Mocio ha comunicato anche che l'esecutivo ha investito del problema il presidente della giunta regionale, Lorenzetti, il presidente della Provincia di Terni, Cavicchioli, i sindaci dei Comuni dell'Orvietano i dei Comuni su cui ha competenza il tribunale di Orvieto ed i parlamentari umbri per sottolineare i rischi che deriverebbero dalla soppressione del tribunale. "La soppressione del Tribunale orvietano - sostiene il sindaco nella nota inviata ai suddetti soggetti - avrebbe delle conseguenze estremamente negative per la città sia a livello economico che sociale". "Alla sede giudiziaria - precisa il sindaco - è collegato un indotto di uffici pubblici i quali, alla lunga, potrebbero a loro volta essere depotenziati sia in termini di unità che di mezzi; ovvero, uffici delle forze dell'prdine: polizia di Stato, carabinieri, guardia di finanza, ufficio centrale dell'agenzia delle Entrate. La nostra preoccupazione è rivolta anche ai circa ottanta impiegati della cittadella giudiziaria, a quanti prestano la propria attività lavorativa negli studi legali e a tutti quei professionisti locali (medici, ingegneri, architetti, periti agrari) che svolgono le loro attività professionali in qualità di periti e consulenti tecnici nominati dal tribunale e dalla procura della Repubblica. L'eventuale soppressione del tribunale della città, con un indotto così ramificato, causerebbe un danno al sistema economico, che una realtà come Orvieto non può assolutamente permettersi". "Nell'ipotesi in cui il tribunale di Terni dovesse avere la competenza giudiziaria del nostro territorio - prosegue la nota del sindaco finalizzata alla mobilitazione di tutti i soggetti istituzionali - molti dei quindici Comuni del comprensorio orvietano che attualmente sono compresi nella giurisdizione del tribunale di Orvieto, avrebbero molti disagi a raggiungere il capoluogo di provincia sia per la notevole distanza in media duecento chilometri tra andata e ritorno, sia per la mancanza di collegamenti pubblici. Di fronte a questi paventati disagi, c'è il rischio che molti cittadini, pur di non affrontare tutte queste scomodità ed ulteriori oneri, possano rinunciare alla tutela giurisdizionale dei propri diritti soggettivi facendo venire meno l'esercizio del diritto, costituzionalmente garantito, di agire in giudizio. Per tali ragioni è necessario l'interessamento di vari soggetti titolati affinché l'intera vicenda possa trovare una positiva soluzione".

Pubblicato il: 24/07/2006

Torna alle notizie...