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Nessuno risponde al centralino del "Santa Maria della Stella", pioggia di protesa degli utenti

La mancanza di personale addetto allo sportello sta mettendo in ginocchio il servizio di informazioni e smistamento chiamate del nosocomio

foto di copertina

ORVIETO - Nessuno risponde al centralino del "Santa Maria della Stella", pioggia di protesa degli utenti.  La mancanza di personale addetto allo sportello sta mettendo in ginocchio il servizio di informazioni e smistamento chiamate del nosocomio orvietano, ridotto a lavorare con soltanto 6 impiegati, il numero minino indispensabile per la coprire i turni settimanali. Il problema nasce dalla mancato reintegro di altri sei operatori che negli ultimi tempi sono stati trasferiti o hanno raggiunto l'età pensionabile. "Il blocco delle assunzioni - osserva Gianni Mencarelli del Tribunale del malato - non facilita le cose anche se credo che il problema potrebbe essere risolto "esternalizzando" il servizio dandolo in gestione a delle cooperative sociali". 

Al problema oggettivo di carenza di personale se ne aggiunge un altro: ovvero il fatto che gli operatori (tra cui un non vedente) svolgono la doppia mansione di centralinisti e portieri con una serie di incombenze che fanno capo anche al controllo degli accessi, degli allarmi e alla gestione dei classici servizi di front office. Non solo. Nella situazione già difficile a indispettire l'utente ci si mette pure il fatto che col telefono impegnato in una conversazione la linea del nosocomio trasmette il segnale di "libero" e non quello di "occupato" senza una segreteria telefonica che inviti di attendere la disponibilità dell'operatore. Il tutto non fa che acuire il senso di smarrimento dell'utente.

La faccenda, anche per bocca del consigliere Cortoni (Altra città),  è stata già portata all'attenzione dell'amministrazione comunale che si sta attivando con i nuovi vertici Asl. "Il problema dell'informazione è stato sollevato da tempo dal tribunale del malato - conclude Mencarelli - ora a nomine effettive, i tempi sono decisamente maturi per colmare questa come molte altre lacune del presidio ospedaliero orvietano".

 

Pubblicato il: 22/07/2006

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