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Una lucciola in manette

E' il risultato delle tre giorni di controlli serrati messi in campo dai carabinieri della compagnia di Orvieto in questa settimana lungo la Baschi Todi

 

ORVIETO - Una lucciola in manette.  E' il risultato delle tre giorni di controlli serrati (martedì, mercoledì e giovedì) messi in campo dai carabinieri della compagnia di Orvieto in questa settimana lungo la Baschi Todi.  Il monitoraggio del rifiorito mercato del sesso sulla strada orvietana del piacere ha condotto all'arresto, ieri mattina, di una cittadina straniera, originaria del Ghana, di ventotto anni che, alla sola vista delle divise, è fuggita a gambe levate.  La lucciola, infatti, si trovava da tempo come irregolare in Italia e già dall'inizio del 2005 era in possesso di un foglio di via emesso dal Questore di Roma.  E' per questo che nell'operazione di ieri, condotta dall'Arma di Orvieto in collaborazione con quattro stazioni del comprensorio, la donna, dopo un breve ma concitato inseguimento, è finita in manette ed stata tradotta nel carcere femminile di Perugia.  La donna - J.L. le iniziali - vanta anche tre alias.  Non si esclude che i controlli vengano ripetuti prossimamente. 

Il fenomeno della prostituzione che da sempre convive più o meno pacificamente con le sponde turistiche e panoramiche del lago di Corbara si è riaffacciato negli ultimi tempi con una certa importanza, con la presenza, sulle piazzole della provinciale, di almeno di una cittadina slava (la giovane le cui vicende sono legate all'omicidio di Baschi dello scorso ottobre), di alcune italiane e di cittadine africane.  A confermare una situazione di relativa emergenza era stato nelle scorse settimane anche il sindaco di Baschi, Isauro Grasselli, convinto che soltanto "con una stretta sinergia delle forze dell'ordine si potrebbero ottenere risultati" per arginare, almeno in parte, il fenomeno. A segnalare invece l'altra faccia del problema era stato il vescovo monsignor Scanavino secondo il quale "il vero nocciolo della questione sono i clienti e non le prostitute".  "Da questo punto vista - aveva detto monsignor Scanavino rivolgendosi ai clienti delle lucciole -  non c'è soluzione se non quella di decidere di crescere moralmente nel rispetto della persona, maturare, essere più uomini"

Pubblicato il: 21/07/2006

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