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Tribunale. Rifondazione incontra il ministro

La prossima settimana anche il sindaco Mocio incontrerà il ministro Mastella

ORVIETO - Si è svolto ieri mattina in Commissione giustizia della Camera un primo incontro fra il ministro della Giustizia Mastella ed i parlamentari del Prc. L'onorevole Francesco Forgione ha consegnato al ministro il documento redatto dalle istituzioni locali, dall'Ordine degli avvocati di Orvieto e le varie istanze prodotte dai rappresentanti politici del territorio affinché si scongiuri l'ipotesi di chiusura del tribunale di Orvieto. L'onorevole Rashid, ha richiesto per la settimana prossima un incontro ufficiale con il ministro, congiuntamente al sindaco, Stefano Mocio e agli avvocati del foro orvietano, per rappresentare in maniera compiuta gli effetti negativi che si determinerebbero per la collettività dell'orvietano qualora si giungesse alla chiusura del tribunale. La data dell'incontro verrà fissata nella giornata di lunedì. 

"Non è un solo un fatto legato agli aspetti della Giustizia e ai disagi che si provocherebbero ai cittadini del nostro territorio - ha dichiarato l'onorevole Rashid al termine dell'incontro con il ministro. Un bacino di 44mila persone sarebbe costretto a riferirsi alla sede di Terni e la chiusura del tribunale rappresenterebbe un ulteriore colpo all'economia del territorio. Verrebbero meno le condizioni per la presenza del commissariato, i dipendenti del tribunale, oltre 20 persone sarebbero costrette a trasferirsi, i magistrati come il personale non abiterebbero più ad Orvieto. E' evidente che l'indotto legato al tribunale non è poca cosa. Non è in discussione l'impalcatura della riforma, necessaria per un'insieme di aspetti, ma questo non può e non deve significare non cogliere le specificità territoriali".

Dal canto suo, il sindaco Mocio commenta positivamente "l'ulteriore segnale di disponibilità al dialogo, manifestato oggi (ieri, ndr) dal ministro due giorni dopo la prima richiesta di incontro avanzata ufficialmente dall'Amministrazione comunale. Un segnale che induce a sperare quantomeno in una evoluzione concertata della vicenda. Del resto, la mobilitazione generale che in queste ore sta crescendo da parte delle rappresentanze istituzionali e sindacali ai vari livelli è anch'esso un segnale incoraggiante e direi  innovativo nella forma, rispetto al passato". 

Pubblicato il: 14/07/2006

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