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«Nasce il Pd? E noi faremo il nuovo soggetto che raccoglie la sinistra». Intervista a Pietro Folena

La due giorni di Orvieto di Uniti a Sinistra ARS e Rossoverde momento politico cruciale per il centrosinistra

Intervista all'onorevole Pietro Folena

«Nasce il Pd? E noi faremo il nuovo soggetto che raccoglie la sinistra»

«Né nei Ds né nell'Unione c'è bisogno di scissioni o rotture. Se però c'è una ridefinizione del quadro politico, credo che a un certo punto, anche per la stabilità della coalizione, convenga lavorare a un nuovo soggetto politico di sinistra, che nasca dall'incontro di culture che vengono dal mondo comunista, socialista, cristiano, del sindacato. Un soggetto che a differenza del partito democratico non sia interclassista e si ponga radicalmente il problema della lotta all'ingiustizia sociale». Pietro Folena spiega il senso e l'obiettivo della due giorni che si svolgerà a Orvieto venerdì e sabato. Ad organizzarla sono tre associazioni: Uniti a sinistra (a cui hanno dato vita lo stesso deputato indipendente Prc e Antonello Falomi), la Ars di Aldo Tortorella e l'associazione Rossoverde degli ex Pdci Pagliarulo e D'Amato.

Cos'è, il tentativo di rispondere da sinistra al partito democratico?

«Quello che ci interessa non riguarda aspetti organizzativi. Vogliamo fissare i fondamenti politici e culturali di una nuova grande esperienza di sinistra. Non a caso il titolo scelto per l'appuntamento è: Pace, lavoro, libertà, per un nuovo soggetto politico; il problema dei fondamenti».

Lo stesso obiettivo che si erano posti, circa un anno fa, anche Asor Rosa e gli altri che hanno dato vita alla Camera di consuItazione

«Tutto il rispetto per quell'esperienza, ma stiamo parlando di qualcosa di diverso. Quell'iniziativa è fallita perché era animata da forze troppo eterogenee dal punto di vista culturale, ideale. Che so, sul tema dei diritti civili e delle libertà individuali: una sinistra moderna deve avere su questi temi posizioni assolutamente indiscutibili, che si parli di grandi esperienze come quella cinese o di altre. O sul tema della nonviolenza: quando settori della sinistra radicale parlando di resistenza di fronte ad atti di terrorismo, si segna un limite che non è valicabile. Discuteremo se, e se sì su quali valori, esista la necessità di costruire una nuova sinistra. E questo indipendentemente da quello che succede sul fronte del partito democratico».

Salvi si dice convinto che senza strappi un nuovo soggetto politico della sinistra nascerà

«Guardo con grande interesse a tutto questo. Non c'è bisogno di scissioni o rotture, né nei Ds né nell'Unione. Ma se qualcuno ha contrastato il partito democratico, ad un certo punto conviene prendere atto, anche per la stabilità della coalizione, che i gruppi dirigenti dei Ds e della Margherita stanno lavorando per farlo nascere. E allora, con lo stesso spirito si deve lavorare per far incontrare culture che vengono dal mondo comunista, socialista, cristiano. Così può nascere un soggetto politico che si pone radicalmente il problema della lotta all'ingiustizia sociale, il problema che il lavoro non è rappresentato in questa società, che la precarizzazione non è un incidente della storia ma è la forma moderna dello sviluppo capitalistico».

Se il processo andasse in porto, da una parte e dall'altra, si ridisegnerebbe l'alleanza di governo?

«Prenderebbe corpo una forma moderna di centrosinistra. Da una parte ci sarebbe il partito democratico, caratterizzato da un segno moderato, e dall'altra la nuova sinistra. Entrambi competono sul terreno dell'innovazione, ma con funzioni molto diverse. Mentre il partito democratico è una forza interclassista, con rapporti grosso modo alla pari con il sindacato come con Confindustria, la nuova sinistra fa una scelta di classe: i precari, gli sfruttati sono il suo mondo di riferimento».

Vede già un terreno su cui lavorare per far nascere il nuovo soggetto?

«Intanto, le tre associazioni si metteranno in rete. Poi si guarda con molto interesse alla opportunità che Rifondazione comunista offre dicendo di voler costruire una sezione italiana della Sinistra europea. La Se è un partito dentro cui stanno comunisti, cx comunisti, socialisti, sindacalisti. La sezione italiana della Se può essere un'opportunità, soprattutto se il Prc accetterà di starci dentro in modo paritario insieme alle altre componenti. Che un domani, perché no?, potrebbero essere anche Socialismo 2000 ed altri della sinistra Ds». Comunque nei 2 giorni di Orvieto approfondiremo queste tematiche, ragioneremo insieme ai Compagni e le Compagne che saranno presenti.

Pubblicato il: 14/07/2006

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