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Una balena nel cuore dell'Umbria

Lo scheletro fossile di un cetaceo preistorico sta emergendo da una cava di argilla di Allerona scalo

foto di copertina
Una balena nel cuore dell'Umbria. E' infatti lo scheletro fossile di un cetaceo preistorico quello che sta emergendo da una cava di argilla di Allerona scalo.
I resti ben conservati dell'animale vengono recuperati nel corso di una campagna di scavi promossa dalla Soprintendenza archelogica dell'Umbria. La balena, lunga circa 14 metri, venne scoperta due anni e mezzo fa. In una prima fase vennero rinvenute le due pinne frontali e parte del cranio. Ora la nuova campagna per recuperare anche il resto dello scheletro.
'Lo stato di conservazione del cetaceo - ha detto il paleontologo Enrico Squazzini che dirige le operazioni - è buono. Lo scheletro è intero tranne qualche frammento che l'escavatore ha portato via dalla cava di argilla senza accorgersene'.
'Nella prima campagna - ha continuato Squazzini - abbiamo rinvenuto le due pinne frontali: è un fatto particolare perché non succede quasi mai che si conservino entrambe. Le pinne frontali di un cetaceo sono infatti le prime a staccarsi durante la decomposizione. Sono state poi trovate le due scapole, alcune falangi e diverse altre ossa'.
La seconda campagna, partita da una ventina di giorni, proseguirà per un altro mese e mezzo circa. Grazie alla tafonomia (una particolare branca della patologia) in base alla posizione delle parti dello scheletro si potà ricostruire cosa è accaduto due milioni e mezzo di anni fa. In che posizione era l'animale e in che modo si sono sovrapposte le parti man mano che andava in decomposizione.
Gli scavi stanno portando alla luce il costato della balena e una serie di vertebre che fanno parte della colonna vertebrale.
Elementi che hanno permesso agli esperti di stabilire che quando morì il cetaceo era in secca, sembra ciè che si fosse arenato su un fondale basso dell'Umbria all'epoca ancora terra non emersa dal mare.

Pubblicato il: 13/07/2006

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