Torna per il secondo anno Orvieto Music Festival

L'intensa sonorità e le vocalità del jazz, ma anche la solida base ritmica blues e la coinvolgente energia latina della salsa. Ad animare l'estate orvietana torna per il secondo anno Orvieto Music Festival, manifestazione organizzata dall'AGIO (Associazione Giovani Imprenditori Orvieto) con la collaborazione di Multiservice meeting & eventi, che ne cura la direzione artistica con il prezioso contributo di Riccardo Stefanini, ed il Patrocinio della Regione Umbria, la Provincia di Terni e il Comune di Orvieto.  Sulla scia del successo del 2005, l'Agio, che nasce con lo scopo di promuovere eventi culturali per valorizzare artisticamente la città di Orvieto, organizza dal 27 al 30 luglio una seconda ed intensa edizione del festival, con due spettacoli a sera, alle 21.00 e alle 22.30, ospitati nella splendida cornice di Piazza del Popolo. Presentiamo in anteprima alcuni nomi tra i protagonisti: i Diapason, gruppo italiano unito dall'amore per la musica cubana, reso famoso dalla partecipazione al sonoro del film "Caro Diario" di Nanni Moretti e Alan Soul (al secolo Giulio Todrani) voce calda del jazz in grado di interpretare degnamente il repertorio di Ray Charles. Musica d' "eccellenza", quindi, che ogni sera darà spazio anche alle "eccellenze enogastronomiche" con degustazioni di prodotti tipici come il pane di Monteleone di Orvieto, l'olio di Spello, lo zafferano di Bevagna ed altre prelibatezze umbre per "gustare" a pieno i piaceri della quattro giorni orvietana. Il programma di Orvieto Music Festival 2006, verrà presentato in conferenza stampa il 18 luglio alle 11.30 presso la Sala Consiliare del Comune di Orvieto alla presenza di Stefano Mocio, Sindaco di Orvieto, di Luca Puzzuoli, in rappresentanza dell'Agenzia Multiservice meeting & eventi e di Moreno Lazzaretto, Presidente Associazione AGIO. In occasione della conferenza stampa sarà inoltre assegnato un premio speciale ai Petramante, gruppo emergente orvietano che sarà tra i protagonisti dell'evento musicale, dedicato a Fabio Chiappalupi, membro dell'Agio recentemente scomparso.