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Siti hard alle elementari, al setaccio i computer sequestrati

Potrebbe arrivare ad una svolta decisiva la prossima settimana l'indagine scaturita dallo scandalo, scoppiato nel giugno scorso, delle immagini a luci rosse rubate su internet da alcuni bambini delle elementari di piazza Marconi

ORVIETO - Siti hard alle elementari, al setaccio i computer sequestrati.  Potrebbe arrivare ad una svolta decisiva la prossima settimana l'indagine scaturita dallo scandalo, scoppiato nel giugno scorso, delle immagini a luci rosse rubate su internet dai bambini delle elementari di piazza Marconi.  Per i primi giorni della settimana prossima è previsto, infatti, l'intervento di un ispettore scolastico regionale per mettere a punto tutta una serie di accertamenti.  L'attesa interessa tanto la scuola che dovrà capire se in questa vicenda siano rintracciabili responsabilità da parte di qualcuno del proprio organico, sia i genitori, che da tempo chiedono chiarezza, sia la procura della Repubblica che sulla vicenda ha inevitabilmente aperto un fascicolo. La vicenda è venuta a galla grazie all'orecchio attento di alcuni genitori che hanno captato discorsi strani dei loro figli, arrivando a capire al volo che qualcosa non andava. Qualcuno dei bambini, in effetti, avrebbe poi anche ammesso di fronte a mamma e papà di aver sbirciato qualche immagine su internet di nascosto dalla maestra. Quello che c'è da capire a questo punto, oltre alle eventuali responsabilità, è quanti bambini abbia interessato e per quanto tempo, la natura dei siti navigati che sembra comunque, come sostenuto anche dal legale di alcuni genitori, l'avvocato Sergio Finetti, siano stati a sfondo hard, violento o comunque necrofilo. Sembra che i bambini siano entrati nelle pagine internet in questione dopo aver inserito parole chiave sui motori di ricerca. Poi, si sarebbe innescato un passaparola che è facile da immaginare.

Pubblicato il: 06/07/2006

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