Torna il rischio soppressione per il tribunale di Orvieto

ORVIETO - Torna l'incubo "rischio soppressione" per il tribunale di Orvieto.  Dopo le recenti dichiarazioni del ministro Mastella che ha parlato, nel corso dell'audizione al Senato sulle linee programmatiche del Dicastero, del disegno di sopprimere 38 dei 165 tribunali attualmente operanti in Italia, a lanciare il grido d'allarme è il presidente dell'Ordine degli avvocati di Orvieto, Sergio Finetti.

"Esprimo grande preoccupazione - dice l'avvocato Finetti - per la presa di posizione del ministro in ordine alla sopravvivenza dei tribunali minori. L'eventuale e malaugurata chiusura del tribunale di Orvieto è un'ipotesi da scongiurare assolutamente".  "Rappresenterebbe - aggiunge - un fatto di estrema gravità per il nostro centro in quanto la presenza di un tribunale porta con se anche tutta una serie di uffici e servizi di pubblica utilità che rappresentano una sicurezza per i cittadini e fanno di un paese una città".

La preoccupazione si giustifica col fatto che il ministero sarebbe pervenuto alla conclusione che l'organico minimo del tribunale idoneo ad assicurare la istituzione di due sezioni, civile e penale, composte ciascuna di un presidente e di cinque magistrati nonché di un ufficio gip gup di due componenti, sarebbe di 14 unità. Ragion per cui tutti i tribunali che vantino un numero di magistrati togati giudicanti inferiore a 14 dovrebbero essere soppressi o accorpati. E il tribunale di Orvieto conta attualmente 5 magistrati (6 col nuovo presidente in arrivo a settembre). Il provvedimento, secondo quanto fa sapere il ministero, dovrebbe riguardare 38 tribunali anche se non vengono specificati i criteri che potrebbero essere adottati nella scelta. Intanto a Roma, domani, gli Ordini minori si riuniranno in assemblea generale. A rappresentare l'ordine orvietano sarà l'avvocato Francesco Cinti, decano e memoria storica dell'Ordine.