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NOTIZIE CORSIVI

Il 5 dicembre 2002 la decisione del Tar del Lazio dà ragione alle Fondazioni

Economia

Sospese le norme sulla cessione delle partecipazioni di controllo nelle banche e sul rinnovo dei consigli d'amministrazione. Fondazioni, il Tar blocca la riforma
Accolto il ricorso Acri: rinvio alla Consulta.
Il Tesoro: andremo al Consiglio di Stato

L'evoluzione del quadro normativo di riferimento
COSA SONO


La legge Amato
Le Fondazioni bancarie sono state istituite con la riforma del sistema creditizio introdotta nel 1985 dalla cosiddetta «Legge Amato». La riforma ha portato al conferimento in apposite società per azioni delle aziende bancarie facenti capo a istituti bancari di dir itto pubblico, Casse di Risparmio e Banche del Monte. La riforma ha dato vita così a due soggetti: l'azienda bancaria e la Fondazione che ne detiene il controllo. Le Fondazioni bancarie nate in seguito alla riforma sono complessivamente 89.

LE FINALITA'
Il ruolo sociale
La riforma Amato ha assegnato alle Fondazioni degli scopi istituzionali di interesse pubblico e di utilità sociale, stabilendo che gli interventi siano destinati in maniera preminente alla ricerca scientifica, all'istruzione, all'arte e alla sanità. La riforma ha ribadito anche le originarie finalità di assistenza e tutela delle categorie più deboli. Per esercitare questo ruolo, le Fondazioni hanno a disposizione un patrimonio stimato in 36 miliardi di euro.

LA NUOVA RIFORMA
La cessione del controllo

La riforma messa a punto dal governo, prevede che le Fondazioni cedano le quote di controllo nelle banche entro il 2003. In alternativa potranno conferirle entro il 2006 ad una Sgr.


La soddisfazione di Giuseppe Guzzetti, presidente dell'Acri

Nell'apprendere le decisioni del Tar del Lazio in merito ai ricorsi relativi ai provvedimenti che modificano il quadro normativo che regola le Fondazioni di origine bancaria, Giuseppe Guzzetti, presidente dell'Acri, l'associazione che rappresenta il settore, esprime viva soddisfazione.
"I ricorsi - ha sottolineato Guzzetti - sono nati dall'esigenza profonda di mettere in grado le Fondazioni di operare, oggi e nel futuro, in un regime di chiarezza rispetto al loro ruolo
e, soprattutto, al profilo giuridico che ne definisce la personalità. Occorrerà attendere il deposito delle motivazioni delle scelte da parte del Tar per conoscerle puntualmente.
Tuttavia già ci conforta che questa Magistratura abbia ritenuto non manifestamente infondate le questioni di costituzionalità del nuovo quadro normativo da noi sollevate, tanto
da rinviarne la valutazione alla Corte Costituzionale e da sospendere al contempo l'esecutività di quegli articoli del regolamento attuativo il cui impatto si sarebbe espresso in
tempi molto brevi e che avrebbero avuto effetti irreversibili, prima del pronunciamento della Corte Costituzionale "

Recentemente, alla luce della decisione del Tar del Lazio, sono stati avviati dei confronti tra il ministero e l'Acri che, lo ha auspicato anche il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, possano portare a dei risultati utili per chiudere il contenzioso e riaffermare la natura privata e l'autonomia delle Fondazioni..

Pubblicato il: 12/04/2003

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