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Otto lavoratori in nero scoperti dalla Finanza

Nel mirino delle fiamme gialle due ditte una di ceramica e una tessile. Lotta sempre più dura contro il sommerso

ORVIETO - La Finanza contro il sommerso: scoperti 8 lavoratori in nero tra una ditta di ceramica e una tessile, entrambe dell'Orvietano.  Le denunce spiccate in questi giorni  ai danni dei titolari delle imprese e degli operai sono frutto dell'attività di contrasto, più forte ed incisiva nel settore dell'evasione contributiva, disposta a livello provinciale dal comandante della guardia di Finanza di Terni, il colonnello Luca Patrone.  

I controlli dei militari della tenenza orvietana - guidata dal tenente Renato Nava - sono scattati sulla scorta di una capillare attività info - investigativa.  A seguito di quest'attività sono finite sotto la lente delle fiamme gialle le due imprese del comprensorio orvietano che impiegano, complessivamente, una ventina di addetti.  Su venti lavoratori controllati, ben otto sono risultati impiegati a nero.  Il fenomeno del "sommerso di lavoro" è una piaga dannosa tanto per i lavoratori direttamente interessati quanto per l'intera categoria dei lavoratori dipendenti e pensionati, su cui si sta concentrando sempre di più, negli ultimi tempi, l'attività di contrasto delle fiamme gialle. 

Sull'altro fronte, quello del sommerso d'azienda, lusinghieri sono stati i risultati dell'attività relativa ai primi sei mesi del 2006 con la scoperta di ben cinque evasori totali.  "Il sommerso di lavoro ed il sommerso d'azienda, peculiari obiettivi rientranti nelle missioni istituzionali del Corpo della Guardia di finanza così come l'evasione fiscale in genere - afferma una nota ufficiale della tenenza - continueranno ad essere energicamente contrastati dalle fiamme gialle orvietane, anche alla luce di quanto finora riscontrato".

Pubblicato il: 30/06/2006

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