Orvieto Vintage 06, nel bicchiere i primi risultati del nuovo Orvieto

Quindici doc "a confronto": nel bicchiere i primi risultati del nuovo disciplinare dell'Orvieto.  E' l'iniziativa d'eccezione che questa settimana lancia una nota vineria orvietana, il Vincaffè, con la degustazione di Orvieto Classico 05 di molte, tra le più rappresentative, cantine dell'Orvietano.

Una due giorni - mercoledì 28 e giovedì 29 giugno - per capire come cambia l'Orvieto e qual è il gradimento del pubblico. Questo l'obiettivo dell'iniziativa, del tutto privata, ma di sicuro interesse per gli orvietani.

Per questo, eccezionalmente, abbiamo chiesto qualcosa di più ai promotori. Che di seguito illustrano l'iniziativa "Orvieto Vintage 06" edizione 00.

"I giorni di mercoledì 28 e giovedì 29 giugno 2006 - dicono Cristiano e Stefano - saranno interamente dedicati alla degustazione di oltre 15 etichette di Orvieto Classico e Classico Superiore dell'annata 2005.

Ai clienti sarà messo a disposizione un piccolo buffet di prelibatezze gastronomiche. L'idea per la manifestazione prende spunto dalla constatazione reale, cioè sul campo, che l'enologia orvietana e il suo vino più rappresentativo e conosciuto, l'Orvieto Classico, ha raggiunto una notevole espressione qualitativa, capace di confrontarsi a pari livello con altri blasonati distretti vitivinicoli italiani ed internazionali".

"Questo - proseguono - ha fatto diventare il vino orvietano nel suo complesso esempio di capacità di innovazione nel rispetto della secolare tradizione enologica e blasone per tutto il nostro territorio in termini di tipicità e qualità, non dimenticando alcune perle della nostrana produzione enologica conosciute per qualità in tutto il mondo.
Questa edizione "zero" di Orvieto Vintage 06 cerca, con tutti i limiti del caso (appunto edizione zero), di celebrare come merita i traguardi raggiunti dall'enologia orvietana moderna, settore trainante per tutta l'economia e l'immagine del territorio, preludendo a prossime edizioni organizzate e capaci di coinvolgere l'intera città, ora più che mai, città del vino".