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Fondazioni. Quest'anno erogheranno oltre i miliardo di euro. Ma forse vanno ripensati gli intereventi

Economia

di Dante Freddi

Quest'anno le Fondazioni bancarie erogheranno a favore della collettività 1.120milioni di euro, una ifra corrispondente al 3% del patrimonio totale del sistema (36miliardi di euro). Il dato emerge dalla proiezione sull'intero settore dei risultati emersi dai documenti programmatici previsionali i 42 Fondazioni ed è stato presentato al convegno organizzato all'Acri 'Comunicazione e programmazione: leve per una relazione efficace con il territorio''.

Il 26,3% delle risorse sarà destinato al sostegno dell'arte e delle attività e beni culturali, il 31,6% a ricerca scientifica e tecnologia, il 10,5% a educazione, istruzione e formazione. Alla salute pubblica, medicina preventiva e riabilitativa andrà l'8% delle risorse, i contributi ai fondi speciali per il volontariato saranno 5,6%, allo sviluppo locale andrà il 5%, all'assistenza agli anziani il 4,2% e al supporto alla famiglia e valori connessi andrà il 3,8%.

Le Fondazioni, come emerge da questa analisi dei loro investimenti sociali, svolgono un'azione meritoria di sostegno a quelle attività in cui la presenza pubblica segna il passo. Ma forse la politica sociale che sta montando e la cultura privatistica che ha bruciato tante certezze renderà necessario alle Fondazioni rivedere le loro priorità. Ci sono nuove emergenze. Gli anziani prima di ogni altra. Un quarto della popolazione italiana ha compiuto 65 anni e si trova di fronte una possibile ed auspicata vecchiaia, che potrà essere dignitosa soltanto se interverranno scelte strutturali di fronte a questo evento straordinario nella storia dell'uomo, come lo è la vecchiaia generalizzata .Lo stato è impreparato, tutto in questo ambito è in fase sperimentale, ma l'assistenza è urgente. Gli anziani "disabili" sono 2milioni e noi abbiamo l'obbligo di operare per garantire una vita buona a chi ha più bisogno.

In questa difficile fase le Fondazioni possono svolgere un ruolo determinante, perché hanno i mezzi, l'agilità e le capacità per "scegliere" e "fare".

Pubblicato il: 12/04/2003

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