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Gravissimo l'operaio 25enne di Ospedaletto

Il giovane caduto dal trattore è stato sottoposto ad un delicato intervento. Forse non è entrata la marcia. La Comunità Montana: "Il trattore era a posto". Convocato un vertice del servizio di prevenzione e protezione

di Stefania Tomba

PARRANO - Restano gravissime le condizioni l'operaio 25enne della comunità montana caduto dal trattore giovedì mattina lungo la strada comunale di Postignano, mentre è ancora in gran parte avvolta nel mistero la dinamica del drammatico incidente. Al 'Santa Maria' di Terni i medici hanno sottoposto il giovane ad un delicato intervento chirurgico al torace per scongiurare il peggio alla luce di pesanti traumi riportati alle costole e ai polmoni. A destare preoccupazione, secondo le diagnosi dei medici, c'è anche un brutto trauma cranico. Il giovane, pertanto, resta in rianimazione.

Intanto, col mezzo - un trattore Fiat 180 cabinato con rimorchio - posto sotto sequestro, si accavallano gli interrogativi sull'esatta dinamica del sinistro per capire anche se poteva essere o meno evitato. Il ragazzo, operaio esperto e conoscitore dei luoghi, procedeva, da solo, a bordo del trattore in un tratto di strada particolarmente ripida (la strada comunale di Pontignano è un saliscendi sterrato tra le frazioni Fratta Guida, nel Comune di Parrano, e San Marino, nel Comune di San Venanzo). Doveva raggiungere un cantiere forestale in località Melonta, nel Comune di Parrano, dove ad attenderlo c'erano altri operai: insieme dovevano trasferire un secondo mezzo. Secondo le prime ricostruzioni, il ragazzo potrebbe aver avuto problemi ad ingranare la marcia e coi sobbalzi violenti del trattore potrebbe essere stato sbalzato dal mezzo o essersi lanciato da solo per sfuggire ad una situazione di pericolo. Il suo corpo è stato ritrovato ancora cosciente ad un centinaio di metri dal trattore finito più indietro, al margine della sede stradale e collocato leggermente di fianco.

Sulla sicurezza del mezzo e le corrette circostanze in cui si trovava a lavorare il ragazzo non ha dubbi il responsabile per la prevenzione e protezione della comunità montana.

"Ogni mezzo - sottolinea Maurizio Conticelli - è dotato di una scheda che ne rendiconta la manutenzione effettuata sempre con costanza ed estremo rigore dall'officina dell'ente. Il mezzo in questione era stato oggetto di controlli anche in questo mese di giugno. Ed è lecito per un operaio trasferirsi da solo: anche il documento di valutazione del rischio, rispetto al quale siamo assolutamente in linea, prevede questa fattispecie". Intanto l'ente ha convocato per i prossimi giorni un vertice del servizio di prevenzione e protezione composto dai tecnici della comunità montana, i responsabili sindacali, il consulente della sicurezza e il medico del lavoro.

Pubblicato il: 24/06/2006

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