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Intervento dell'assessore al Commercio Massimo Frellica: 'Verso il nuovo sistema commerciale integrato di Orvieto'

di Massimo Frellicca

"Quello della grande distribuzione di cui si è tanto parlato in questi giorni - afferma l'Assessore al Commercio, Massimo Frellicca - è solo un aspetto del sistema commerciale più in generale, un sistema che deve nascere dal basso e che da tempo è oggetto di analisi scientifiche i cui risultati andranno a supportare le scelte finali. Dallo studio emerge già un ordine di priorità di quello che dovrà essere il Sistema Commerciale Integrato, un ordine che è:
1) il Centro Commerciale Naturale del Centro Storico come punto di eccellenza del sistema che è fatto dall'integrazione commerciale e artigianale con percorsi, gallerie, valorizzazioni dei quartieri storici. I suoi sottosistemi (Piazza Cahen, area ex Caserma, Fortezza dell'Albornoz, parcheggio pluripiano di Via Roma, Piazza Duomo, Palazzo dei Sette, Palazzo della Cultura, Palazzo Simoncelli, Palazzo del Popolo/Centro Congressi)
2) l'integrazione tra le medie strutture commerciali di Ciconia, Orvieto Scalo, Sferracavallo con operazioni strutturali e di marketing (Ex Molajoni, ex Garbini, Piazza del Commercio, il Borgo, Piazza Olona)
3) la porta della Città (Centro Commerciale di 5000 mq. Coop - Punto informativo-turistico per far conoscere la città sul piano culturale, ricettivo, enogastronomico, commerciale, artigianale di Orvieto e dell'Orvietano - Esposizione di prodotti tipici)
4) i mercati ambulanti (Piazza del Popolo rivisto e modernizzato, il Mercato Coperto, altre nuove ipotesi che possono nascere per il mercato ambulante nei grandi quartieri, lo spostamento del mercato di Orvieto Scalo, Ciconia)
5) i borghi delle frazioni valorizzando le botteghe tematiche di esposizione e venduita dele tipicità di quelle frazionki Sugano, Benano, Prodo, Torre San Severo, e così via)
6) il commercio equo e solidale 
7) e-commerce (lo scaffale on-line)".

"Dunque - precisa l'Assessore - la progettualità che vogliamo attivare ha come obiettivo prioritario quello di fare di Orvieto un polo di attrazione commerciale di un'area vasta che non è solo comprensoriale. Ma ciò avviene solo se la rete distributiva si modernizza. Lo scopo è il riequilibrio delle varie forme di commercio che concorrono a costituire la rete distributiva di Orvieto e dell'Orvietano, stabilendo una razionalità di sistema, assicurando le condizioni per una sana competizione tra i diversi modelli distributivi ma soprattutto garantendo i bisogni di tutti i cittadini. L'approccio ai problemi dell'economia del territorio non può che essere globale e sistemico ed in questa ottica, il sistema culturale, quello turistico, quello della mobilità, quello urbanistico, quello artigianale, quello della informatizzazione e delle nuove tecnologie e, infine, quello commerciale, devono interagire e coesistere attivamente".
"La non esistenza finora di una grande distribuzione - aggiunge Frellicca - non ci ha fatto vivere la crisi di altre realtà, d'altra parte però in certe tipologie commerciali vi è stata una emigrazione verso altre città anche del 36% . A livello nazionale i dati forniti dall'Istat nel primo trimestre 2006 evidenziano un calo nei volumi di vendita pari all'1,8% rispetto al primo trimestre del 2005 e il calo totale delle vendite nel primo trimestre 2006 si manifesta sia nella grande distribuzione che nelle piccole superfici. Ebbene, se vogliamo evitare l'emigrazione commerciale dovremo prevedere anche la grande distribuzione. Non condivido le tante riflessioni fatte in questi giorni, da politici a vario titolo ed associazioni, in quanto l'iter che prevede la nuova legge regionale sul commercio sta avvenendo con la massima partecipazione, condivisione e trasparenza in termini di incontri con i Consigli di Zona, con le associazioni di categoria e con tanti singoli commercianti. Né condivido l'allarmismo sulle dimensioni del centro commerciale perché parliamo di 5.000 mq. e non degli oltre 15.000 mq. che ci sono in realtà come Perugia, Terni, Roma, Viterbo o Val di Chiana. La Porta della Città sarà anche un momento di informazione per coloro che arrivano nella nostra città e nel territorio orvietano dall'Autostrada del Sole, nonché un punto di esposizione di prodotti dell'eccellenza del nostro territorio"
"Il nuovo Sistema Commerciale Integrato di Orvieto - anticipa l'Assessore - svilupperà le linee di programmazione commerciale previste dalle norme vigenti, e lo farà sulla base di uno studio che è stato effettuato riguardo all'aggiornamento della consistenza attuale delle rete commerciale e dell'evoluzione che questa ha subito, in relazione ai mutamenti del panorama economico-nazionale. Lo studio sull'esistente servirà da base per un revisione dei provvedimenti di pianificazione e dei regolamenti da adottare in seguito alla emanazione della nuova Legge Regionale sul Commercio. La ricerca realizzata è una base propedeutica e scientifica di lavoro, 'aperta' ai contributi delle associazioni e delle organizzazioni.  Innanzitutto è stata analizzata la rete distributiva al dettaglio con distinzione tra le varie categorie merceologiche e le relative superfici, l'orientamento, l'andamento economico. Le risultanze dello studio che parteciperemo nell'incontro del 27 giugno alle organizzazioni di categoria, ci dicono che il servizio distributivo di Orvieto è fortemente orientato verso il settore non alimentare, mentre per il settore alimentare vi è un notevole divario in negativo rispetto ai dati regionali e provinciali".
"Sempre dal punto di vista metodologico - conclude Frellicca - saranno ora effettuate interviste su un campione di operatori commerciali che, sulla base della propria esperienza forniranno dati sull'andamento economico e sulle prospettive di sviluppo. In questo senso il sopralluogo presso le attività commerciali permetterà di stimare con attendibilità i fenomeni come l'emigrazione commerciale verso altre aree dell'hinterland orvietano o l'immigrazione dall'esterno verso Orvieto dei consumi, aspetto quest'ultimo difficile da monitorare essendo Orvieto un centro turistico che richiama consumi e acquisti. Sempre a livello metodologico - continua Frellicca - sta per partire sottoforma di 700 questionari, rivolti alle famiglie selezionate per le varie zone del Comune, uno studio sulla rete distributiva al fine di conoscere l'articolazione delle scelte in materia di consumi (luogo, tipo di struttura commerciale, motivi, spesa media) distinti in alimentari e non alimentari, ma anche gli eventuali mutamenti di abitudine di consumo, per cogliere le tendenze ed operare le proiezioni".

Pubblicato il: 04/07/2006

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