Petrineschi, ovvero, quel casello non si fara' (anzi si)

di Massimo Morcella

Cose da non credere,

sono anni che, lavoriamo all'idea del casello Orvieto-nord. Proprio quando sembravano profilarsi concrete ipotesi di fattibilita' , ecco che interviene nel dibattito uno dei massimi esponenti provinciali di Forza Italia, il quale, candidamente, solleva motivate perplessita' in ordine all'intero progetto.

Stante la mia conclamata disaffezione per le logiche di natura gerarchica, ignoro quale prestigiosa  carica rivesta il signor Petrineschi all'interno del partito. Mi si dice che costui sia responsabile di "qualcosa".  Piu' preciso non posso essere, non avendo mai avuto l'opportunita' di conoscerlo personalmente ed egli non avendo mai avvertito la necessita' di confrontarsi con il sottoscritto, in merito alle questioni "orvietane". Col tempo me ne sono fatto una ragione.  

Il mio, anzi, il nostro lavoro, nell'ambito delle associazioni di categoria, tra la gente, in consiglio comunale, va comunque avanti. Non  sento la necessita' di legittimazioni che dovrebbero provenire da organismi provinciali o regionali.

Chiederei soltanto maggiore rispetto per il lavoro quotidiano che molti di noi svolgono in condizioni per nulla agevoli.

Al sig. Petrineschi suggerisco maggiore cutela che poi, si sa', e' la dote piu' importante per un politico, specialmente se costui e' il reponsabile di un "qualcosa".