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Ficulle, approvato il nuovo prg

Il Consiglio Comunale, all'unanimità' ha adottato il nuovo strumento urbanistico che sarà pubblicato nei prossimi giorni. Le scelte fondamentali contenute nel nuovo strumento urbanistico..

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Il Consiglio Comunale, all'unanimità' ha adottato il nuovo P.R.G. che sarà pubblicato nei prossimi giorni. Le scelte fondamentali contenute nel nuovo strumento urbanistico riguardano:

1)     la riduzione significativa, di circa ¼, dei volumi esistenti nelle zone turistiche già contenute nel vecchio programma di fabbricazione del 1974, con lo scopo di limitare notevolmente l'impatto ambientale che queste scelte avrebbero provocato;

2)     il recupero all'interno di un intervento di carattere turistico, estremamente limitato, del Monastero Benedettino della Badia al Monte Orvietano dell'XI secolo;

3)     l'estensione della zona di espansione abitativa in loc. S.Cristoforo.

 

Una programmazione urbanistica che partendo dalle scelte che negli ultimi trent'anni avevano caratterizzato Ficulle come centro dello sviluppo turistico residenziale ed extralberghiero del comprensorio, cerca di contemplare le esigenze di sviluppo del territorio, con le compatibilità ambientali dei luoghi ed il recupero e la sopravvivenza delle emergenze storiche, culturali e architettoniche.

Per quello che riguarda la Badia si tratta di un'operazione particolarmente significativa studiata prendendo spunto da un documento dei Monaci dell'Abbazia, datato 1638, in cui vengono descritte le proprietà del monastero e dove viene rappresentata schematicamente la presenza umana in questa porzione di territorio ficullese, con l'intento di evitare che un monumento di grande interesse storico, culturale e religioso, in fase di totale abbandono e degrado rischi di scomparire.

L'Abbazia di S. Niccolò fondata nel 1007 è stata riordinata da S. Romualdo "Abbatiae S.Nicolai fundator, vel restaurator facile fuerit Romualdus" (Annales Camaldolenses, tomo III, pagg.222,225 e in libro XXIX), in questo luogo è stato infatti rinvenuto un capitello in marmo bianco con lo stemma della congregazione dei Camaldolesi. Nel 1118 il monastero entrò in possesso della famiglia dei Bulgari, conti di Marsciano e proprietari del Castello di Parrano. È citata nel catasto del 1292 come Villa Abbatie Montis Orvietani, all'interno del piviere di Ficulle; essa è riferita alla abbazia, che successivamente diede il nome ad una villa. A quella data (secondo il Pardi) rappresentava la comunità religiosa che nel territorio Orvietano, disponeva dei maggiori possedimenti. Nell'Abbazia di S. Niccolò nei primi anni del XII secolo rivestì l'abito monacale il Magister Gratiano, il Monaco camaldolese, illustre giurista e fondatore del diritto canonico nato a Ficulle in loc. Carraia. Nel De viris illustribus di Giovanni Colonna del 1335 si legge:"Gratianus  monachus Abbatiae Montis Orbetani dioecesis Urbevetanae ex oppido Carraia prope Ficulas homo studiosissimus fuit".

A Graziano si deve un'opera imponente, il primo tentativo di conciliare le varie contraddizioni che scaturivano ormai copiose dai Testi sacri, grazie a varie opere come il Sic et non del filosofo Abelardo. Attingendo gran parte dalla Panormia di Ivo de Chartres e da altre collezioni che erano nate copiosamente nel periodo gregoriano, scrisse il famoso Concordia discordantium canonum, passato poi alla storia come Decretum Graziani o Corpus iuris canonici. Nell'ambiente bolognese attivissimo nel campo del diritto civilistico grazie all'opera di Irnerio e dei suoi seguaci, non passò troppo tempo che anche il diritto canonistico cominciò a riscuotere successo, anche se la maggior diffusione la ebbe in Francia e Germania grazie alle summae di Rolando e del francese Rufino, dando vita al fenomeno della decretistica.

Tra le tante citazioni una delle ultime più autorevoli è quella di Giovanni Paolo II, che è citazione di un'altra citazione tratta dalla Divina Commedia, che in occasione della presentazione ufficiale del Nuovo Codice di Diritto Canonico ebbe a dire: "A questo riguardo mi sia consentito, fra le tante figure di canonisti e giuristi, meritatamente famosi, nominare almeno il monaco Graziano, l'autore del "Decretum" ("Concordia discordantium canonum"), che Dante colloca nel quarto suo cielo, tra gli spiriti sapienti, in compagnia di sant'Alberto Magno, di san Tommaso d'Aquino e di Pietro Lombardo, esaltandolo perché "l'uno e l'altro foro / aiutò sì che piace in paradiso" (Dante Alighieri, La Divina Commedia, "Paradiso" X, 104-105)."

È chiaro che il grande interesse della comunità per questo bene si sposa con un interesse più generale della testimonianza di una presenza di particolare rilievo internazionale.

 

Per quello che riguarda la zona di espansione, si tratta del tentativo di contenere la migrazione, soprattutto delle nuove coppie, che proprio per il fatto che non riescono a trovare soluzioni abitative idonee e proposte che siano in grado di rispondere alle loro esigenze, migrano verso altre realtà limitrofe.

In questi ultimi anni il fenomeno migratorio se pur ridotto rispetto agli anni precedenti ha riguardato circa 80 residenti, ed ha necessità di interventi strutturali seri e appropriati per essere fermato.

Pubblicato il: 20/06/2006

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